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L’azolo che nessuno voleva (settima puntata, piazza Europa)

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Piazza Europa è una enclave al centro di Acireale. A prima vista sembra un posto normale, in realtà in determinati orari si trasforma in una terra senza legge, tipo le città del Far West durante la febbre dell’oro. Dalle otto di sera fino all’indomani alle nove, parcheggiare in tripla fila viene considerato regolare, dalla quarta in poi redarguibile ma non sanzionabile. In compenso il fervore politico è alle stelle, non esiste maggioranza od opposizione, non esiste confronto politico, ma solo una enorme brodaglia in cui pesca l’Onorevole dei Piatti di Plastica, l’uomo che ha colonizzato la città grazie alle sue schiere di fedelissimi, che ricambia affettuosamente togliendo loro l’incombenza di pensare, e visti i risultati del futuro, possiamo dire che fa bene.
Braccio destro del politico è il nostro uomo: il Gran Mago Barbuto, maestro zen, sommo filosofo sciontista e alunno del grande mago Albus Silente.
Il Gran Mago Barbuto non parla, sentenzia… non seduce le donne, le celebra…. non mangia, nutre il corpo per nutrire lo spirito….
Il Priore dei Confrati intanto parcheggiato comodamente il Suv sulla scivola per gli handicappati comincia a chiedere informazioni del Gran Mago Barbuto, in quale dei due ritrovi della Piazza si trovasse, gli fu risposto che la mattina benedice dal Café Europa e la sera sentenzia dal Portico…
Il Portico, il più recente ad essere aperto, a quell’ora sembrava più una bolgia infernale che un luogo di sano ritrovo: Lombroso avrebbe avuto decenni di lavoro con i suoi avventori, il bestiario umano era rappresentato tutto li, ed anche di più.
Da un angolo il famigerato Masturbatore di Ossa di Linguaglossa, a forza di difendere i personaggi più infami e squallidi del panorama politico mondiale, sosteneva la tesi che Nerone e Caligola fossero in realtà Socialisti e Garibaldini e ben avrebbero figurato nel PD odierno ( la confusione storica è una licenza che gli si concede spesso). Ad un tavolo i Gemelli Diversi , Plutarchino e Stampiglio, guardavano tutti con compiacimento pensando che prima o poi ad uno ad uno sarebbero passati sotto le forche caudine del loro capo L’Innominabile Turco, non trascurando tra le risate di abbassare la testa nei confronti del Masturbatore di ossa, che ad ogni stronzata cercava il loro assenso.
Tavoli di questuanti, di folli reali senza pensione e di folli falsi con pensione, di grillini in cerca di darsi un tono politico, di ragazzi con pettinature assurde, di anziani che maledivano le pensioni troppo misere e la vita troppo cara, di finti ricchi e di falsi poveri tutto questo era ciò che animava l’ambiente…. ma il gruppo più nutrito, il centro di tutto, l’ombelico di Acireale era li… attorno a lui, l’unico ed ineguagliabile, colui che con un solo sguardo ingenerava nelle donne incontenibili orgasmi, colui che sapeva quello che sarebbe successo nel futuro immediato e più lontano ma non ricordava nulla di quello che fosse successo nel passato, colui le cui parole erano perle di saggezza , profonde come il mare, luminose come il sole.
Il Priore, abituato solo ai saloni dei suoi palazzi comprati non diciamo come (ma tanto lo sapete), freddi e silenziosi ebbe un turbamento, facendosi forza e coraggio con l’indice alzato si fece vedere dal Gran Mago Barbuto che più che sorpreso si mostro perfidamente compiaciuto, chiese licenza ai suoi accoliti e si diresse verso il titolato postulante.
(7.continua)
(santodimauro per Fancitysatira)

 

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