Tratto dall’omonimo album, è il brano in assoluto più conosciuto di Bruce Springsteen, che si merita il successo riscosso: appoggio iniziale sulla rullata di batteria, poi a proseguire è tutta una meraviglia che procede senza mai guardarsi dietro con l’avanzare progressivo di doppie tastiere, chitarre, percussioni-metronomo e fiati cadenzati, tutto che si scambia il palcoscenico a turno: e così ora vieni addolcito dagli effetti tastieristici, ora ti emozioni su un giro di chitarra, ora balli sul sax scolpito in prima linea e mentre tutto risuona fastosamente Springsteen canta “baby, we were born to run” e tutto ha un senso, compiuto, meraviglioso.