Visto quindi la brutta sorte toccata a Giarre, non vorremmo che nell’arco dei due anni la stessa cosa toccasse anche a noi di Acireale.
Le assicurazioni, a mezzo stampa, dei vertici dell’ASP sono state date, ma noi non ci sentiamo del tutto tranquilli fino a quando le cose non miglioreranno realmente, in quanto, come denunciato alla DG dott.ssa Grossi, siamo già in profonda sofferenza per accogliere i nostri oltre 31.000 accessi l’anno, a cui, da Aprile, si aggiungeranno i 18.000 di Giarre.
Allora gli interventi migliorativi devono dirigersi, da subito, in almeno quattro direzioni. Primo, una corposa iniziativa di consolidamento e di potenziamento di tutte le figure che già operano al PS (togliendo, almeno nelle ore di maggiore afflusso, la cura dell’OBI, le dimissioni e i ricoveri dai compiti dei medici che operano nelle stanze d’emergenza). Secondo, un ampliamento significativo dei posti attuali di OBI (adesso solo 4 + 4), anche perché con le barelle e le sedie si quadruplicano e non è un bello spettacolo, come non è un buon servizio ai pazienti, restare giorni in quelle precarie situazioni, quasi fossero figli di un dio minore. Terzo, l’immediato recupero dei posti letto (con immissione di personale adeguato) che il piano di riordino assegna ai reparti dell’emergenza (Medicina, Chirurgia, Ortopedia, ..) per assorbire in ricoveri quelli che ne hanno bisogno. Quarto, una incisiva opera di informazione e di pressing sul Governo regionale, sull’Assessora Borsellino e sulla Commissione Sanità per restituire all’Ospedale di Acireale tutte quelle prerogative che, il luogo, la struttura (in certi punti da sistemare subito), la ricettività non ancora del tutto esaurita, le professionalità dei suoi Operatori Sanitari, la sua storia, lo facciano definitivamente considerare per quello che è: un Ospedale di Primo Livello.
Noi, assieme ai Cittadini Attivi, alle nostre Deputazioni regionali e nazionali, ai Sindaci e agli Amministratori del Distretto Sanitario e Ospedaliero, alle Organizzazioni di Volontariato, vigileremo, come da più di trent’anni abbiamo sempre fatto, per migliorare le condizioni di cura e rendere fruibile a tutti l’inalienabile Diritto alla Salute.
Carmelo Musmeci
per TDM/CittadinanzAttiva di Acireale