ACIREALE – Il 2 ottobre 2016 l’associazione Costarelli, insieme ad altre siglie dell’associazionismo acese, con il lavoro volontario riuscirono a ripulire il parco delle terme e riportarlo alla fruibilità per le famiglie e i bambini. Un fatto salutato in città con entusiasmo vista la necessità di spazi verdi.
La felicità per la riapertura del parco delle terme durò poco. Il parco venne presto chiuso e, noi, registrammo le parole del presidente dell’associazione Costarelli avvocato Mario Di Prima: “La città ha bisogno di spazi di questo meraviglioso spazio verde attrezzato con una bambinopoli rimessa a nuovo dai volontari. Vogliamo delle risposte da parte della politica e vogliamo che si trovino delle soluzioni per la fruizione degli spazi pubblici”.
Il parco delle Terme aperto, solo nei fine settimana, al pubblico durò 6 mesi, poi cambio di rotta e di commissario liquidatore e il sogno di poter rimanere qualche ora lontano dalle autovetture svanì rapidamente e senza appello.
Ricordiamo, tra l’altro, che durante l’amministrazione Barbagallo si parlò di una convenzione con la partecipata Sogip che si sarebbe dovuta occupare della cura del parco. Anche per questa soluzione non si ebbero sviluppi e da allora il parco delle Terme resta tristemente chiuso e inaccessibile. Di questa convenzione con l’amministrazione Alì non si è saputo più nulla. Esiste? E’ scaduta? Non vale più? Non è mai entrata in vigore?
Insieme al parco delle Terme chiuso, un pensiero va anche alla villa Belvedere che presenta enormi criticità e per metà è ancora chiusa alla fruizione dei cittadini e dei visitatori e l’altra metà è nel degrado.
Possiamo affermare serenamente che ad Acireale la situazione degli spazi verdi per le famiglie è davvero drammatica e non si vedono soluzioni rapide ed efficaci come ad esempio mettere due vasi integri e qualche fiore nella splendida e abbandonata piazzetta di Santa Caterina. Niente di verde “brilla” in città, unico spazio possibile è il cemento e il traffico veicolare.
(mAd)
