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PERCHE’ NON HO ACCETTATO LA PROPOSTA DI STEFANO ALI’ di Francesco Fichera

Acireale – Elezioni aministrative, siamo in fase di ballottaggio ma anche dell’ultimazione delle squadre di governo che andranno a sommarsi alle prime tre deleghe già assegnate. In questi giorni si è parlato molto di una possibile delega all’Ambiente che il candidato sindaco del M5S avrebbe proposto al già assessore all’ambiente della giunta Barnagallo, l’avv. Francesco Fichera. Una possibilità questa che, secondo la nostra visione, avrebbe potuto portare valore aggiunto alla squadra degli assessori dei pentastellati, invece, sembra proprio che all’interno del M5S sia prevalsa la linea dura e pura che è quella di non accettare alcuna continuità con la passata amministrazione. In sintesi possiamo affermare che l’avv. Fichera aveva ricevuto dal candidato Alì la giusta apertura ma, in questo caso, è prevalsa la logica intransigente degli attivisti del movimento.

Ecco la nota dell’avv. Francesco Fichera: “Ho ricevuto direttamente da Stefano Alì, la personale e accorata richiesta di fare parte della sua giunta di governo assumendo le deleghe all’ambiente, urbanistica e contenzioso, settori di cui ho avuto la responsabilità dal luglio 2014 al febbraio 2018”.

“Mi è stato chiesto di apportare alla sua giunta l’esperienza maturata in questi anni, di fornire un contributo di conoscenza dell’apparato amministrativo e di completare il faticoso lavoro sulla raccolta differenziata forte già degli straordinari e riconosciuti risultati raggiunti per i miei concittadini in pochissimo tempo”.

“Ho avuto garanzie che la proposta era formulata e voluta da Stefano senza ulteriori filtri e in piena autonomia”.

“Ho avuto garanzie di potere continuare a svolgere il mio ruolo sì nel rispetto del programma del candidato, ma con la stessa autonomia che mi sono conquistato durante la precedente amministrazione”.

“Con queste premesse e guardando alle condizioni in cui sul tema dei rifiuti si è ridotta la città in poco più di tre mesi di assenza della politica, ho sentito forte il dovere morale nei confronti dei miei concittadini di aderire alla richiesta di Stefano senza guardare alle inevitabili polemiche che questa scelta avrebbe portato con sé proprio perché collegata al progetto di un gruppo politico lontano dalla mia storia personale”.

“Ho aderito anche per ricambiare la disponibilità che Stefano, mentre ricoprivo il ruolo di assessore, ebbe a darmi con la sua società nella sperimentazione di una piattaforma informatica per il recupero dell’evasione della tari”.

“Allorché Stefano mi ha rappresentato delle difficoltà opposte da terzi soggetti ad accettare la scelta del candidato sindaco sul mio nome a suo tempo fatta in autonomia e chiedendomi ancora di attendere fino a sabato, ho dovuto constatare che purtroppo il contesto politico in cui si muove il candidato sindaco non gli consente quella autonomia indispensabile per portare avanti le proprie scelte soprattutto quelle più scomode”.

“Ovviamente in tale contesto di palese ed ingiustificabile condizionamento, ho ritenuto di dovere definitivamente rifiutare la proposta di Stefano in quanto dal punto di vista politico e da quello tecnico-amministrativo gli obiettivi che mi promettevo di raggiungere avrebbero sicuramente subito condizionamenti incompatibili con la mia cultura e la mia storia di uomo libero”.

“È chiaro che resto un osservatore impegnato e attento su ciò che avviene nella mia città, augurandomi comunque che al prossimo ballottaggio non prevalgano affatto quelle forze della restaurazione e della conservazione che tanti danni hanno già causato in passato”.

“Abbiamo tutti il dovere dell’impegno civile per migliorare la condizione della nostra città mettendo insieme tutti i cittadini che hanno solo Acireale In Comune”.

(avv. Francesco Fichera)

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