L’istituzione della nuova Diocesi Acese avveniva il 27 giugno del 1844 per volontà di Ferdinando II, re delle due Sicilie, come “premio” agli acesi per la fedeltà dimostrata in occasione dei moti del 1837. La novella diocesi sarà operativa soltanto nel 1872 ovvero dopo la scomparsa degli arcivescovi di Catania, mons Felice Regano e Messina, mons. Di Paola Villadicani tenaci oppositori della nascita di questa nuova Diocesi.
Pio IX, dopo varie incertezze e tentennamenti, nella primavera del 1872 da il via libera e rende esecutoria la cosiddetta bolla «Quodcumque ad catholicae religionis incrementum» nominando mons. Giovanni Guttadauro di Reburdone vescovo di Caltanissetta esecutore, la nuova diocesi è immediatamente soggetta alla Santa Sede
Il dott. Contarino nel suo libro Le origini della Diocesi di Acireale e il primo vescovo descrive in modo dettagliato gli avvenimenti. Il vescovo accompagnato dal cancelliere della curia nissena arrivano alla stazione di Acireale il 28 maggio accolto da una folla festante. “La bolla “Quodcumque” venne esecutoriata il 3 giugno. “Alle ore 9.30 – scrive il Raciti Romeo, che visse quei momenti di esultanza – Sua Ecc. lo Esecutore Apostolico, in cappa magna, sotto il ricco baldacchino sostenuto dai maggiorenti della città, preceduto dal Clero e dal Capitolo del Duomo, processionalmente, tra i cantici e con cerimonie richieste dal rito, incedeva maestoso e benedicente la moltitudine per la via principale che conduce alla Cattedrale”
l’indomani mons. Guttadauro trasmette il rapporto segreto in Vaticano. Ora non resta che la nomina del primo vescovo che entra nella sua nuova diocesi soltanto nel mese di novembre.
(S.P.)