Una delle peculiarità del carnevale acese era la sfilata delle cosiddette macchine infiorate, tradizione che è stata rinviata a primavera nella “Festa dei Fiori”. L’antenata della macchina infiorata era la carrozza, in occasione del carnevale le famiglie nobili e più cospicue della città partecipavano, sfilando, nel corso principale, con i loro Landò addobbati con fiori e i lacchè in livrea e distribuendo confetti. Notizia su questa sfilata ci veniva tramandata anche dai giornali d’epoca, il Prof. Cosentini nel suo saggio “Ottocento in Sicilia e ad Acireale” attraverso questi ci descriveva una particolare edizione:
Nel 1885 , sindaco il cav. Angelo Pennisi Arcidiacono, l’ edizione del Carnevale fu oltremodo solenne, e la stampa ne parlo estesamente. Vi furono i carri allegorici, il corso dei fiori, il festival.”Bellissima e principesca” – si legge in un giornale dell’epoca – la carrozza della sig.ra Rosina Badalà di Floristella; stupendi equipaggi del barone di S.Margherita; graziosissima la gondola della sig.ra Vigo D’Amico; ricca e delicatissima la carrozza del sig. Francesco M.Grassi; fantastica quella della sig.ra Modò; e non sappiamo cosa aggiungere per lodare quelle dei sigg.ri Pennisi, baronessa Finocchiaro, Biagio La Rosa, sig.ra Sfilio, signori Continella, Mariano Figuera, Francesco Platania Centurino, Pietrino Badalà, tutte belle, tutte ricche. Nè meno splendido fu il corso dei confetti al martedì”