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Piccola Storia di Jaci – Festa dell’Immacolata, anno 1685

Il  culto dell’Immacolata  si diffuse Aquilia sin dal 1615 in ossequio alle disposizioni del Vicerè Pietro Giròn duca d’Ossuna che ne ordinava la devozione e venerazione in ogni città e terra del regno,  scrivono Aurelio Grasso e Katia Trovato nel loro volume “Storia e Arte nel Convento di San Biagio”:

Sappiamo che i frati minori come gli altri ordini religiosi partecipavano alla celebrazione della festa. Purtroppo i primi documenti che associano i I Frati Minori  all’Immacolata in Aquilia iniziano dal 1685: …..“dare e pagare onza 1 e tari’ 6 a mastro Giacomo Seminara di questa predetta Citta’ quali seli fanno pagare per prezzo di cento cinquanta botti di mortaretti nel giorno del Vigilia dell’Immacolata Concezione Maria sempre Vergine Nostra Signora atteso la solennita’ che si fa della processione ed acclamazione della medesima Citta’ d’li assistenza delli Jurati, Patrizio e tutti li Gentiluomini nella medesima ad concorso di innumerabili figliolini con gli stendardelli in mano che replicavano il viva Maria Concetta senza peccato originale alla pubblicazione delli PP. Messionari di Santa Maria e Gesu’ quali mortaretti forro disparati all’arrivo che fece la processione innanti la Loggia della medesima e per essere fatti boni alli conti recuperate da sudetto Seminara a poca pubblica de Saluto in Jaci li 30 dicembre , 9 indi. 1685.  

(ASCA Mandati, vol 14 (1685-86) , c70 r.e v…)

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