Mercoledì, 20 gennaio 1943 anno XXI si celebrava la festa del Santo compatrono. La guerra procedeva male per le truppe dell’Asse sia in Russia che in Africa. La festa si svolgeva soltanto all’interno della Basilica senza la tradizionale processione esterna. Il Vicario generale, mons. Michelangelo D’Amico, autorizzava eccezionalmente: “scampanio festivo per il 19 gennaio, ore 12.00 e all’Ave Maria; il giorno 20 gennaio, alle ore 7.00; per il 26 gennaio ore 12.00 e all’Ave Maria; il 27 gennaio, ore 7.00. Vale per le parrocchie e chiese della città. Nel caso di allarme, si sospenda lo scampanio e si differisca dopo il cessato allarme”. Il giorno 20 si celebrevano ben 13 messe, nel seguente ordine: “ore 6, Can. Gaetano Pagano; ore 6.30 Can. Antonino Mancino; ore 7.00 Mons. Sebastiano Pennisi; ore 7.30 Can. A.Grasso; ore 8.30 Can. Giuseppe De Maria; ore 9.00 Can. Biagio Catania; ore 9.30 Can. Gaetano Leonardi; ore 10.00 messa solenne Decano Giovanni Finocchiaro; ore 10.45 un padre camilliano; ore 11.15 sac. Giuseppe Scuto; ore 11.45 un padre francescano; ore 12.45 Can. Michele Zinghirino. Nel libro spese il decano appuntava “Caffè per la festa di San Sebastiano litri 10, £ 75. Una tazza di “caffè “ per i celebranti , autorità , devoti di riguardo e gli ufficiali tedeschi venuti ad ammirare la statua e il fercolo.
bibliografia:
Acireale 1943 – Avv. Felice Saporita.
