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Piccola storia di Jaci – Gli Acesi votano il Referendum, 02 giugno 1946

Dopo la guerra, il luogo di discussioni e confronto della Citta’ di Acireale era la zona dell’inizio del Corso Umberto dove c’era il Bar Tomarchio (odierno Eldorado)  difronte c’era la sede del Circolo Universitario e accanto il Mutuo Soccorso “A.Pennisi”.

Il Prof. Nino Leotta , nel suo libro Lire 12,50, ci descrive le sensazioni della giornata del 02 giugno 1946 .”Acireale aveva scelto , a larghissima maggioranza, ancora la Monarchia, non poteva essere altrimenti. Col passare degli anni mi sarà facile leggere nel carattere degli acesi il totale rispetto e attaccamento a ogni autorità costituita e la forte paura ad ogni tipo di cambiamento. Era logico , dunque , che si parlasse di politica, anche perchè il 2 giugno era iniziata la lunga serie di vittorie della Democrazia Cristiana, per l’ Assemblea Costituente fu eletto il  nostro concittadino Avv. Gaetano Vigo” .
Il 2 giugno 1946 il popolo italiano si esprimeva in favore della repubblica sostenuta con 12.717.923 voti contro i 10.719.284 a favore della forma monarchica. Il Sindaco Lorenzo Grassi inviava il telegramma con i seguenti dati elettorali: su 19646 votanti , la monarchia otteneva 15708 voti pari all’85,8% La repubblica ,2595 voti pari al 14,2% (il dato complessivo siciliano era 64,7% monarchia – 35,3 repubblica). Il voto fu’ per la prima volta a Suffragio Universale.

(Seby Pittera)

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