Il ritrovamento, nel passato, di ruderi di epoca antica, nel quartiere “delli Patanè” testimonia la presenza umana sin dall’antichità. Aciplatani fù, certamente, uno dei più antichi quartieri dell’antico Aci. Lionardo Vigo Calanna nella sue “Notizie storiche della città di Aci – Reale” pubblicate nel 1836 descrisse dei ruderi nei pressi dell’antica chiesa della Madonna della Pietà, risalente al 1659. La descrizione minuziosa ci conferma che nel 1836 questi ruderi erano ancora visibili.
Un rudere di romano edifizio ancora contro gli anni si regge nel quartiere delli Patanè poco discosto dalla chiesa della Pietà ne’ predi del Barone di Torre-amena: è desso un fabbricato di grosse riquadrate pietre di lava concatenate da saldo cemento. Ha figura di un parallelo-gramma al di fuori, e di un’ellissi al di dentro: e dentro e fuori offre le basi di tre archi: gl’interni sostenevano la volta, gli esterni danno a vedere esservi stato un seguito di concamerazioni. Scavando d’attorno si rinvengono vestigi di altre fabbriche, e colonnette di mattoni per uso di terme. Questi mattoni, la forma del monumento, e l’esistere nel muro occidentale un’aquidotto, ne dan certezza esser servito negli andati secoli per casa di bagni. La porta è murata de levante. Non è più vetusto de’ tempi della decadenza dell’impero.
Ivi d’accosto fu cavata una grossa pietra di lava sopra cui è un monogramma scolpito de’ tempi cristiani. il dottissimo prof di lingua greca, e mio onorando amico Sac: Giuseppe Crispi vi legge “Jesus Chistus vincit principium et finis” Fu rinvenuto poco lungi dalle Terme di cui abbiamo fatto or ora parola, e forse cambiate in uso nei tempi bassi, e ad uffizio di poliandro ridotte, vi apposero i fedeli quell’iscrizione. E sì pure nel 1818 interrogai M. Grano da Messina, il quale da questa spiega non disconvenne.
Lionardo Vigo Calanna “Notizie storiche della città di Aci – Reale” anno 1836 dalla tipografia Lao e Roberti di Palermo.
