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Piccola Storia di Jaci – Il culto del Cristo alla Colonna, tra storia e leggenda.

12744038_1062970680401423_402575688261343751_n” In un palazzo di una ricca famiglia acese, nei pressi della chiesa di San Pietro (forse casa De Maria), vi stava a servizio una Monaca di casa, pie e devota e di una semplicità infantile. In fondo al palazzo c’era un ripostiglio sotterraneo e in un angolo, tra la polvere e le ragnatele, la Monaca scoperse una statua antica, che tosto ripulì nel miglior modo possibile e con sua sorpresa riconobbe che era l’immagine del Cristo alla colonna. Impressionata a quella vista, vi accese una lampada e ogni giorno scendeva nel sotterraneo per recitare innanzi la immagine le sue fervorose preghiere. Un venerdì di marzo, mentre la pia donna, prostrata innanzi a quel simulacro in tanto compassionevole atteggiamento e compresa dagli strazi crudeli sofferti da Gesù nella flagellazione, rimpiangeva l’ingratitudine umana, causa di tanti dolori, il Cristo le disse: Va dal Vicario; gli dirai che voglio essere trasportato nella vicina chiesa di San Pietro. Ivi accorrerà il popolo in tutte le calamità e ne accoglierò le preghiere”. La pia donna eseguì l’ordine ricevuto – il Vicario ordinò una processione solenne con l’intervento dei magistrati, e  il Cristo, con tutta pompa tra tra la commozione universale, fu trasportato in San Pietro. Il popolo di Acireale in tutti gli eventi di carestia, di siccità, di pestilenza e di altri flagelli ha sperimentato gli effetti della speciale protezione del Cristo”. Questa leggenda tramandataci per tradizione ininterrotta, la quale non può essere inventata di pianta, come lo sono le altre leggende agiografiche. Essa ha il suo fondo vero, ma il popolo lo ha messo in scena con circostanze fantastiche.

Culto del SS. Cristo alla Colonna Ca. Vincenzo Raciti Romeo

foto processione del Cristo in via Davì anni 1984