” Non deve recar meraviglia quel contrasto di passioni per un avvenimento ove la politica locale sembra a noi non dovesse entrare, quando si pensi che pochi anni erano passati dalla liberazione della Sicilia ed i liberali in qualsiasi manifestazione di fede religiosa vedevano o temevano una dimostrazione clericale. La statua e’ passata sotto un cielo velato in cui la tramontana portava brividi invernali. Ma in occasione della chiusura dell’Anno Giubilare, i rettori della chiesa hanno voluto che fosse esposta alla venerazione del popolo. Fuori del ricco altare che l’accoglie, e che decine e decine di lampade sempre illuminano, la statua è apparsa nella sua nuda evidenza, espressiva e toccante. Il corpo del Cristo legato alla colonna è piagato, come esausto e sfinito dalla battitura inumana che ha aperto ferite nella carne rinsecchita. Il colore della pelle è scuro e livido, curve le spalle, rinsecchito il costato. Ma il volto si erge doloroso sul corpo dolente. Ha una espressione di strazio intenso, i capelli e la barba quasi incollati da sudore e dal sangue rendono quell’espressione di tristezza e di spasimo ancor più profonda. Senza ornamenti di oggetti votivi, alta sui paramenti dei dignitari della Chiesa e sulle divise militari, fra pochi ceri, la statua è passata terribilmente semplice, quasi sostenuta dalla fede e dalle preghiere che venivano da tutti i cuori.
(Dott. Alfio Fichera “Il Popolo di Sicilia” 19 aprile 1935)
Foto processione anno 2016 – Santo Di Mauro