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Piccola storia di Jaci – La chiesa di San Domenico e il culto della Madonna del Rosario in Aquilia

 

 

La chiesa di San Domenico e il culto della Beata Vergine del Rosario , a cui il popolo dei credenti  acesi è da secoli devoto. Lo studio e la ricerca dettagliata delle origini della chiesa e del culto alla Beata Vergine da parte dello studioso e storico Don Giuseppe Guliti.

La chiesa di San Domenico, un tempo era dedicata a San Giuseppe..  Aperta al culto nel 1590, questa venne costruita a spese della confraternita di San Giuseppe come sede. Nell’aprile del 1619 il vertiginoso accrescimento della devozione costrinse però gli officiali della congrega a chiedere al Vescovo di Catania l’autorizzazione a ampliare la chiesa. I lavori vennero ultimati giusto in tempo per la festa di San Giuseppe del 1628. Proprio in quegli anni iniziava a farsi strada nell’animo dei Giurati il desiderio di erigere un convento di Padri Domenicani. Le condizioni si realizzarono nel 1639; il 26 dicembre venne sottoscritto un contratto e stipulati degli accordi tra il Governatore della confraternita e il primo superiore del costruendo convento, Fra Basilio Amabile da Messina. La confraternita era disposta a cedere la chiesa solo ad alcune condizioni: che in questa avrebbero continuato ad avere sede le due confraternite ivi esistenti, quella appunto di San Giuseppe e quella dello Spirito Santo, le quali avrebbero continuato a celebrare i loro offici e i loro culti così come era avvenuto nel passato, senza impedimento dei frati; che uno dei padri avrebbe dovuto svolgere il servizio di cappellano delle stesse; che i confrati dovevano essere  essere seppelliti nella citata chiesa. Se si fosse contravvenuto anche ad uno di questi accordi il convento doveva versare alla confraternita una somma di 100 onze per la costruzione di una nuova chiesa intitolata a San Giuseppe e la restituzione di tutte le suppellettili liturgiche e degli arredi del primigenio tempio. I rapporti di convivenza divennero col tempo insostenibili a tal punto che già nell’ottobre del 1641 i confrati rimproveravano i padri di avere smantellato sia l’altare di San Giuseppe sia la cappella dello Spirito Santo e cacciato l’omonima confraternita, ma anche di avere impedito alla confraternita di San Giuseppe di officiare ed infine di essere a loro volta cacciati in quanto accusati dai padri di non essere in possesso dell’atto di erezione canonica. Il Vescovo di Catania demanderà al Vicario di Aquilia il compito di mediare tra le parti ma senza risultato. Evidentemente il progetto dei domenicani era quello di cacciare le confraternite per cambiare il titolo alla chiesa e impiantare i loro culti. Nel 1644 erano già riusciti nel loro intento; il primo culto che introdussero- dopo quello del fondatore San Domenico a cui intitolarono la chiesa – fu quello della Vergine del Rosario. Nel 1654 i frati fecero realizzare per essa una statua ed ottennero dal Vescovo la licenza di poterla benedire e portare in processione con pompa nel giorno della sua festa. Il 07 ottobre 1654 la statua di Maria SS. del Rosario venne benedetta nella chiesa Madre di Aci Aquilia alla presenza del clero secolare, religioso e del popolo festante e portata solennemente in processione per la prima volta tra le vie della città.

Don Giuseppe Guliti

 

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