Fancity Acireale

Piccola storia di Jaci – La Fiera dell’Indirizzo, anno 1940.

Scriveva il dott. Alfio Fichera nelle colonne del Popolo di Sicilia: “Fin dalla seconda domenica di settembre nel largo dell’Indirizzo gli agricoltori avevano fatto le ultime compre per la fatica prossima. Nella fiera che in quel luogo si svolgeva non si trovava soltanto adunato bestiame di tutte le pelature, bovino, suino ed equino, ma c’erano in vendita anche tutti gli arnesi vendemmiali. Pale per la “pasta” dell’uva franta, fasce di sparto intrecciato per fermare il cumulo tondo sotto il torchio, presse rudimentali di forma circolare fatte di verghe intrecciate chiamate, chissà mai perchè, “sceccu” ,forme per la mostarda turaccioli di sughero, ceste, panieri e cestini, acciughe in salamoia, peperoni, e tutto quanto poteva essere utile per la campagna. 1977319_10203602832659934_567002976_nLa fiera fu istituita nel 1710 per la volontà e interessamento del Sig. Giuseppe Nicolosi che fra gli altri suoi meriti ebbe quello di far riedificare la chiesa dedicata alla Madonna dello Indirizzo, chiesa gravemente danneggiata dal terremoto del 1693. Il mercato, che quest’anno abbiamo visto discretamente animato, ebbe periodi di rinomanza e di fortuna. Una volta si svolgeva nel terzo sabato e nella terza domenica di settembre, e non erano in vendita soltanto bestie ed arnesi agricoli, ma merci di vario genere, e non mancavano le osterie all’aperto e gli attendamenti di fortuna di numerosi mercanti. La “Fiera dell’Indirizzo” ha perduto molto della sua vivacità e varietà, e non è questo il momento di indagarne i motivi (la Nazione era in guerra). Però la tenacia della tradizione e la sua utilità la fa vivere ancora, discretamente popolata ed animata, malgrado che nessuna cura venga ad essa rivolta.

Da “Il Popolo di Sicilia” – dott. Alfio Fichera 29 settembre 1940

Foto Michele Alì