La sua cultura non comune, la spiccata personalità, le indubbie qualità letterarie gli procurarono la stima e l’ammirazione delle “massime personalità del mondo artistico e culturale” dell’epoca (ebbe amicizia e corrispondenza con personaggi come Martoglio, Rapisardi, Capuana, Verga, Carducci,D’Annunzio, Ada Negri, per citare i più noti). Nel 1909 fu tra le fondatrici della sezione catanese dell’Unione Femminile Nazionale che si caratterizzò per una “intensa attività assistenziale e benefica” in favore dell’infanzia, delle donne e delle famiglie. Se spense il 24 maggio del 1934. Tutte le sue opere sono conservate all’Accademia degli Zelanti di Acireale
Scrisse sette raccolte di versi: Primi canti (1890), Verso l’erta (1900), Echi primaverili (1901), Idilli e Scene (1903), Idillj(1912), Patria (1916) e Liriche (1934); il poemetto Alberto (1922) e la silloge di pensieri, liriche e prose intitolata Adorazione(1907), quest’ultima dedicata alla memoria del marito prematuramente scomparso. Fra gli scritti in prosa si segnalano i saggi Il pessimismo nei poeti italiani precursori del Leopardi (1895), La Donna nella poesia del Medio Evo (1900), In Sicilia (uno studio del 1900 sulla poesia popolare dell’isola), Le donne del romanticismo (1904) e I Madrigali di Mario Tortelli (1904), nonché due raccolte di fiabe ed un romanzo manoscritto incompiuto.
Le sue liriche sono le migliori accanto a quelle di Ada Negri. Contengono ottime qualità stilistiche, originalità di contenuto, vigore di espressione, purezza di sentimenti e classicità di forme.