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Piccola Storia di Jaci – Le origini del Cimitero di Acireale

 

 

Negli anni 1814-15 il Comitato delle Opere pubbliche aveva rilevato la necessità di dotare la città di un Camposanto, le cripte delle chiese erano piene di cadaveri e il rischio di un epidemia era alto. Con deliberazione consiliare del 1842 viene attuato il sistema di obbligatorio di inumazione, seguendo il sistema dei carnai ,all’esterno dell’abitato (Regio decreto del 20 aprile 1839) , la zona prescelta per il Cimitero fu la localita’ detta “delle Sciarelle” dove era presente l’antico Santuario della Madonna dei Miracoli , il progetto fu presentato dall’ing. Giovanni Maddem . Tutti i “carnai” delle Chiese di Acireale furono svuotati e i resti  riposti nella grande fossa (dove si trova il Sacrario dei Caduti in guerra) mentre le varie confraternite cittadine inoltrarono richiesta di avere assegnati dei vani sotterranei lungo il muro di ponente e attorno alla fossa per tumulare i resti dei confrati, ancora oggi sono visibili le botole delle confraternite di San Giuseppe e San Francesco di Paola. Con delibera del 03 agosto 1889 inizia la vera costruzione dell’attuale cimitero secondo le nuove disposizioni emanate nel 1888 ( i rettangoli centrali che costituiscono la zona monumentale) con la costruzione di numerosi cappelle gentilizie ,  ordini religiosi e confraternite, il progetto fu affidato all’ing. Vincenzo Paradiso . Tra il 1893 e il 1906 molti progetti saranno firmati dall’Ing. Mariano Panebianco, ricordiamo tra  la cappella del Clero e quella dei padri Domenicani. Altri artisti Acesi si cimentarono nel nostro cimitero , ricordiamo Michele La Spina con il Mausoleo della famiglia Geremia e il busto di Mariano Campione, Rosario Anastasi o Giuseppe Pirrone.  Alle fine anni 20 sorgera il sacrario dei Caduti e nel 1930 (come si legge dalla lapide: 1930 anno VIII) venne costruito il grande colombaio lungo il perimetro del cimitero e la nuova Chiesa dalla cupoletta verde.

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Bibliografia:

Imago Hurbis (Gravagno – Scaccianoce)

La Madonna dei Miracoli (Musmeci)

I Santi Alfio, Filadelfo e Cirino (cugini Cali’)

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