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Piccola storia di Jaci – Le origini della Pinacoteca Zelantea.

La Pinacoteca Zelantea ha avuto origine da una raccolta di quadri , donati all’accademia nel 1850 dal socio onorario Don Mariano Leonardi Gambino, per disposizione testamentaria del padre Paolo Leonardi Pennisi come primo contributo per l’istituzione di una pubblica Pinacoteca.

Paolo Leonardi Pennisi – ritratto conservato nella Pinacoteca.

Fanno parte di questa raccolta, ampliata nel tempo con varie acquisizioni e donazioni, opere del Rubens, del Domenichino, del Guercino, della scuola di Tiziano, di Pietro Novelli, di Vito D’Anna, di Mattia Preti; oltre alcuni cartoni originali di Guido Reni, di Luca Giordano, di Salvatore Rosa, di Carlo Maratta e del Venini e i grandi cartoni autografi degli affreschi di Giuseppe Sciuti eseguiti in Acireale. Questa collezzione pittorica è composta pure dalla presenza artistica di pitture della scuola acese antica e moderna, a cominciare da Giacinto Platania, Baldassare Grasso, Pietro Paolo e Alessandro Vasta, e i più moderni Antonino Bonaccorsi (Don Chiaro), Paolo Leonardi  Vigo, Neddu Politi, Francesco Mancini, Michele La Spina , Saru Spina , Giuseppe D’angelo e tanti altri ancora. Figurano inoltre pregevoli opere di scultura come il famoso bozzetto di “Aci e Galatea” di Rosario Anastasi e i busti marmorei di Pietro Paolo vasta, di Lionardo Vigo Calanna, e Niccolò Musmeci, il grande busto di Garibaldi scolpito da Michele La Spina, presente pure nella collezione la famosa carrozza denominata ” del Senato” , una “portantina  del viatico” appartenuta alla chiesa di San Giuseppe, oltre all’antico fercolo di San Michele arcangelo, la famosa bandiera risorgimentale, donata dal senato catanese in occasione dei moti del 1848 alla città con numerosi cimeli quest’epoca. Sempre annessi alla pinacoteca una ricca collezioni di reperti archeologici composti da frammenti, vasellame, monete e piccole sculture rinvenuti da scavi e ritrovamenti di privati e donati all’accademia, nonchè il busto del presunto Giulio Cesare rinvenuto nel XVII nel Capo dei Molini.

Paolo Leonardi Gambino e consorte , esecutore testamentario – ritratto conservato nella Pinacoteca

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