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Piccola storia di Jaci – Nasce la “Città del Fanciullo”, anno 1948

Il dopoguerra lasciò, anche nella nostra città, lutti rovine materiali e moralie  tanti giovani che si ritrovano orfani e nella piena indigenza. L’idea di fondare una “Città” che doveva accogliere questi ragazzi “figli della strada” fu di Mons. Randazzo , parroco di Santa Maria la Stella e segretario di Mons. Salvatore Russo, vescovo di Acireale

L’avvocato Felice Saporita nelle sue cronache ci descrive la posa della prima pietra della futura città del Fanciullo.

“Finita la guerra, tanti fanciulli vanno purtroppo alla deriva, perchè non hanno più i genitori, oppure orfani di un padre che avrebbe dovuto sostenerli o di una madre sollecita verso i loro bisogni primari, o perchè i genitori con un assai magro salario , che per giunta devono guadagnarsi molto lontano, non possono affatto occuparsi di essi, o perchè la casa è un tugurio non adatto alle vitali esigenze – col pane che scarseggia – di aria, di sole, libero svago. Don Randazzo ne parla col Vescovo, che si dichiara pienamente d’accordo sulla grandiosa iniziativa, ed il giovane prete si lancia con entusiasmo, costanza e fede nella grande avventura della “Città del Fanciullo”. E così – dopo l’acquisto di un terreno posto alla periferia sud della città per 25 milioni di lire – il 20 marzo 1948, mons Russo benedice la prima pietra del complesso. Viene murata anche una lapide ricordo,composta da Agostino Pennisi.

Avv. Felice Saporita – “Il Risveglio Acireale 1944 -1960 Accademia degli Zelanti

Foto dal sito della fondazione “Citta del Fanciullo” – Mons. Randazzo con  i suoi ragazzi

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