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Piccola storia di Jaci – Ricordo di Luigi Safiotti.

I riti della vigilia della festa di San Sebastiano culminano con l’esecuzione delle tradizionale “Sette chiamate”, antichi segnali che anticamente, in determinate ore delle notte, invitava i sodali delle Confraternite della Basilica ad adempiere all’ora di preghiera in onore del santo.

Con l’esecuzione di questa particolare “scampanata” il pensiero ricorre subito a Luigi “Giggi” Safiotti scomparso nel settembre del 2018.

Giggi nel lontano 1959 entrava nel gruppo Scout che aveva sede nei locali della Basilica e il cappellano era Don Biagio Catania. Con l’avvicinarsi della festa e frequentando la Basilica Gigi appredeva dagli antichi sacrestani la sequenza dei rintocchi fino a diventarne l’esecutore principale, ruolo che mantenne per 40 anni fino al 2016 quando la malattia lo costrinse a lasciare.

Safiotti eseguiva questo suo delicato compito con scrupolo senza mai apparire, contattati i familiari sembra che non esistono foto di lui che esegue le “Sette Chiamate”, il figlio racconta che anche per tutto questo lungo periodo non aveva mai disertato la Vigilia della festa anche con la febbre.

Antonio mi ha raccontato un aneddoto sulla passione e sulla devozione del padre: una volta fu tanto l’entusiasmo che le sequenze dei rintocchi furono raddoppiati da “Sette chiamate” divennero “le quattordici chiamate”

Di Lugi Safiotti ancora oggi rimane il ricordo di stimato sindacalista e di uno dei tanti protagonisti della festa di San Sebastiano.

Si ringrazia Antonio Safiotti per la gentile disponibilità

Foto: Luigi Safiotti nella loggia campanaria della Basilica di San Sebastiano, estratto da un video sulle “Sette chiamate” anno 2012 autore Gigiola ottanta

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