Lo “stato di emergenza” scatta nel luglio 1943 quando gli eserciti alleati invadono la Sicilia. Una delle tante priorità della Curia è la salvaguardia degli oggetti devozionali. Le cronache civiche ci narrano le vicende sull’occultamento del busto reliquiario della Santa Patrona e del ricco tesoro, si ha notizia anche sull’occultamento della statua della Madonna del Rosario. La Santa Patrona farà ritorno in città solo nel luglio del 1944.
Durante i bombardamenti navali del luglio 1943, la Basilica di San Sebastiano subisce numerosi danni, in modo particolare al laternone della cupola, a tutti gli infissi e ai vetri, danni dovuti agli spostamenti d’aria causati dalle esplosioni dei proiettili della Royal Navy. Le cronache ufficiali o i racconti degli anziani, fin ora, non danno notizie circa un occultamento della Statua o misure di protezione dell’argenteo fercolo, tutto lascia pensare che il venerato simulacro del Santo non si stato spostato dalla sua cappella.
I festeggiamenti esterni riprendono il 20 gennaio del 1947 con l’uscita del fercolo per un giro ridotto e con una folta partecipazione della cittadinanza, i fuochi d’artificio, di qualità scadente, sono confezionati con la polvere da sparo ricavata dai tanti bossoli abbandonati dai belligeranti. Fino al 27 gennaio la Basilica è retta dal Decano Don Giovanni Finocchiaro, gli subentra come amministratore il giovane Don Biagio Catania che fino al 1989 ricopre la carica di Decano.
In copertina è stata messa una foto dell’uscita del Santo nel momento della discesa. L’immagine , del prof. Cosentini, non è datata. Un particolare si nota , un signore con una pertica che alza dei cavi , Questo gesto ci lascia pensare che siamo nel periodo quando c’era la tramvia , che sfiorava il marciapiede della Basilica.
Bibliografia:
“Il risveglio – Acireale 1944 – 1960” cronache dell’ Avv. Felice Saporita
Notizie sulla Basilica di San Sebastiano – Avv- Felice Saporita
Foto non datata tratta dal libro “Rievocazioni e Speranze” Prof. Cristoforo Cosentini.