” Cresciuto, dopo la peste del 1575-1579, il culto di San Sebastiano, la festa del 20 gennaio incomincio a preferenza degli anni passati a celebrarsi con speciale solennita’. Ingelositi i confrati di San Pietro della parte che il popolo prendeva a questo festeggiamento, crearono il 18 gennaio – giorno assegnato alla Cattedra del Principe degli Apostoli- un insolita’ solennita’ per attirare i fedeli alla loro chiesa. Questo fatto fu il fomite della discordia. Quei di San Sebastiano indignati per tale novita’ diretta ad allontanare il popolo dalle loro feste con l’attrattiva di nuovi spettacoli, spari, luminarie, mercati e corse di stendardi, ricorsero a Mons. Vincenzo Cutelli- allora vescovo ordinario della Diocesi- il quale ordino’ che la Solennita’ di San Pietro fosse celebrata con pompe esterne il 29 giugno e il 22 febbraio, e quella di San Sebastiano il 18, 19 e 20 gennaio. Correva l’anno 1586 , da quest’epoca fino al 1806 segui una lunga serie di gare di puntigli ridicoli e infecondi , accompagnati spesso da violenze scambievoli”. (Can Raciti Romeo – Aci nel secolo XVI)