venerdì, Marzo 29, 2024
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PIPPO FAVA E QUEL DISCORSO SUL VOTO LIBERO

Proprio ieri sera, assistevo allo spot pubblicitario di una fiction che verrà trasmessa su Rai Uno (il 23 maggio) sulla vita di Pippo Fava. E così, dopo essermi ricordata che io avevo assistito in parte alla presentazione di questo film allo stabile di Catania con il regista e il figlio Claudio (sceneggiatore della stessa) il 5 gennaio scorso, ovvero il giorno dell’assassinio di Pippo Fava, mi sono anche ricordata di un discorso da lui fatto sull’importanza del voto. Probabilmente perché siamo in campagna elettorale o perché sappiamo esattamente come funzionano certi meccanismi qui al sud, ma quelle parole credo che andrebbero inserite in tutte le cabine elettorali a bella mostra, per ricordarci l’importanza del gesto che stiamo per compiere e delle responsabilità insite nello stesso.

Fava diceva: “Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto ad un politico corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insediato al posto di potere egli poteva garantire una raccomandazione, la promozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro. Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani, avete riempito i parlamenti e le assemblee regionali, provinciali e comunali degli uomini peggiori, spiritualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla società. Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è la tua.”

Risultano fortemente attuali queste parole a distanza di quarant’anni e credo che quando ci accingiamo a votare dovremmo sempre considerare che con il nostro voto stiamo contribuendo a delineare il futuro dei nostri figli, mica bruscolini! Dunque, dovremmo essere fermamente convinti di quello che stiamo facendo, delle persone a cui, attraverso il nostro voto, stiamo consegnando le sorti delle nostra città, regioni o nazione. E allora, pensiamoci bene prima di scrivere quel nome o barrare quel simbolo. Lasciamo perdere l’amico, il vicino di casa, il parente, il figlio di… e, soprattutto, lasciamo perdere chi illecitamente, magari approfittando di un nostro momento di difficoltà, cercherà di comprare il nostro voto.

Ragioniamo con coscienza e non per fare il nostro egoistico, personalistico e tornacontistico bene, ma avendo principalmente a cuore il bene della collettività. Ricordiamoci che il voto di scambio è un reato e come tale va denunciato!

(Valeria Musmeci)

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