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Populismo, omofobia, demagogia, razzismo.

 

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Populismo, omofobia, demagogia, razzismo, nazionalismo sono termini al veleno e pericolosi per lo sviluppo delle comunità e la convivenza pacifica.

Partiamo dall’Europa. L’Europa così come la conosciamo oggi ha un primato assoluto. Una moneta unica senza una Costituzione politica. Una politica economica, sovranazionale, dettata dal neoliberismo finanziario e criminale che uccide i popoli e scatena guerre finanziarie. Un punto su cui difficilmente si può essere in disaccordo. Ma ad un’Europa priva di fondamento politico si può rispondere con il ritorno allo Stato/Nazione? Non credo e ricordo che i confini e le nazioni sono stati i motivi per cui per duecento anni in Europa c’è stata guerra, morte e disperazione. Ad un’Europa zoppa politicamente si risponde con più Europa non certo con un pericoloso ritorno al passato.

Quando arriva un barcone di disperati sempre di più si alzano cori dal tono “non possiamo accoglierli, ci rubano il lavoro, ributtiamoli a mare”. Pochi sanno da cosa scappano questi disperati, pochi sanno cosa significa guerra e pochi sanno cosa significa morire per uno scontro tribale voluto dai signori della guerra o da dittatori sanguinari pagati e sostenuti dalle multinazionali. Ma, in ogni caso, a questi che gridano “ributtiamoli a mare ci rubano il lavoro” io rispondo andate a raccogliere i pomodorini a Pachino o andate a portare a passeggio e a cambiare il pannolino della nonna. Molti di questi disperati approdano in Italia per poi andare a raggiungere il resto della famiglia nei Paesi del nord Europa. Eppure ci hanno detto che le merci possono circolare liberamente (questo si che è un danno serio all’economia) ma gli uomini non hanno gli stessi diritti dei limoni d’Africa o delle scarpe cinesi. Altro imbroglio della globalizzazione delle merci che produce schiavitù.

E cosa dire dei cori omofobi quando si parla di diritti civili, di matrimoni gay e di dare la possibilità di formare una famiglia ed amare un bambino? In questo caso il coro dei razzisti striscianti si somma a quello dei papisti stile Sacro Romano Impero. Dimenticando che la secolarizzazione dei valori è la più grande palla al piede per lo sviluppo dell’Umanità.

Infine, per non farci mancare nulla, ecco il populismo degli scontrini. Quanto ha speso quel politico, quanto guadagna, se paga i portaborse e altre storielle grillesche. Che la politica abbia un costo è un dato necessario anzi indispensabile per il funzionamento della democrazia. Senza stipendio la politica possono farla solo i ricchi ed è questo il vulnus del populismo rabbioso che ammorba l’Italia.

Che fare?

Urgente rispondere ad un’Europa dei finanzieri con l’Europa dei popoli. Riconsiderare tutti i parametri e per primo il terribile 3% deficit/pil. Riconoscere, ovviamente, che l’immigrazione dimostra che ancora il mondo è alluvionato di sangue e guerre, accogliere le differenze (razziali, religiose, sessuali) come ricchezza e non come fastidioso stato di precarietà. In una parola promuovere un nuovo umanesimo che sia ricco di valori e, allo stesso tempo, superamento delle ideologie del novecento.

Non sono ottimista, la rabbia e il veleno producono altra rabbia e altro veleno e il sangue chiama sangue ma una nuova umanità è necessaria subito.

(mAd)

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