Nella sede del Palazzo Vescovile è stato presentato, oggi, l’evento ” La bellezza che salva” gli splendori nascosti della nostra arte acese. Un percorso che unisce turismo e cultura e che nasce da una sinergia tra la Diocesi, il Comune, varie associazioni acesi molto attive nel territorio e tanti semplici cittadini.
Una collaborazione volta a valorizzare la cultura e le bellezze acesi.
Dal 18 maggio al 9 giugno un percorso lungo le più importanti vie del centro storico acese. Tanti i monumenti inseriti all’interno di questo percorso che sarà facile visitare e ammirare, tra questi:1)Il Museo Diocesano, 2)La Basilica Cattedrale, 3)La Basilica Santi Pietro e Paolo, 4) Chiesa di San Camillo, 5) Chiesa Santa Maria del Suffragio, 6) Basilica San Sebastiano, 7) Chiesa S. Maria dell’Itria, 8) Chiesa S. Antonio di Padova, 9) Chiesa S.Maria del Carmelo.
Tutti questi luoghi rimarranno aperti per essere visitati e ammirati nei giorni di sabato dalle 16.00 alle 22.00 e nei giorni di domenica dalle 12.00 alle 19.00.
Per visitare i singoli monumenti è previsto un ticket d’ingresso di 2.00 euro se invece si decide di fare tutto l’intero tour con la presenza di guide turistiche che daranno voce ai vari monumenti, potrà acquistare un coupon da 10.00 euro.
Su prenotazione sono invece disponibili altri due itinerari in cui dovrà essere garantita la partecipazione di almeno persone.
1) Itinerario mattutino dal costo di 15,00 euro che comprende una colazione con granita da degustare al bar Costarelli, visita al Museo Diocesano, la Basilica Cattedrale, gli altarini, il Palazzo Martino Fiorini e il Museo della cartapesta.
2) Itinerario serale dal costo di 19,00 euro comprende, visita al Museo Diocesano, la Basilica di San Sebastiano e il suo campanile, ancora, le viuzze storiche di Acireale, la chiesa di S.Giuseppe, il Palazzo Martino Fiorini, il Museo dell’Opera dei Pupi, e per finire l’apericena al bar Costarelli.
Su prenotazione per gruppi di otto persone è possibile visitare pure il Palazzo Vescovile.
Questa iniziativa diventa pure sociale come ha sottolineato la titolare del bar Costarelli, infatti 1 euro verrà devoluto ad una Associazione che si occupa della ricerca per la cura di una malattia rarissima di cui è affetta la propria bambina.
Monsignor Raspanti si dice contento di questa iniziativa e dichiara ai tanti giornalisti presenti in sala: ” È questo un punto di partenza, vogliamo rilanciare la bellezza della nostra città, dobbiamo essere in grado di intercettare i flussi, farli arrivare ad Acireale, accoglierli bene e al meglio, uniti tutti in collaborazione e buona volontà”.Anche il sindaco l’Ing.re Stefano Alì presente alla conferenza ha dichiarato che anche il comune farà la sua parte: “Riuscire a portare la gente, aprire la nostra città rendendola disponibile. Questo passaggio che sta facendo la chiesa è una cosa molto bella ed è anche giusto che ci sia un piccolo contributo da pagare perchè tutto ciò ha un costo. Quello che vorrei poter fare è riuscire ad organizzare gli orari del personale comunale in modo da poter dare pure noi la nostra parte soprattutto per far visitare la nostra Biblioteca, la Pinacoteca, il Museo delle Uniformi e il Museo dell’Opera dei Pupi e in più mi farebbe molto piacere tenere aperta la nostra Sala Consiliare, molto bella che offre un bellissimo affaccio sulla nostra Piazza Duomo”.
L’Avvocato Di Prima presidente dell’Associazione Costarelli che insieme all’Associazione Culturale Cento Campanili e al Parco Culturale Ecclesiale sono le associazioni promotrici e organizzatrici di questo percorso turistico, dichiara: ” Il visitatore va accolto, accompagnato e guidato, devono essere spiegate e illustrate le caratteristiche dell’esperienza che stanno vivendo e cosi soltanto la persona che visita si porta a casa un’esperienza indimenticabile”.
(Graziella Tomarchio)
Questo è un punto iniziale ha ribadito Don Roberto Fucile, direttore della pastorale per il Tempo Libero Turismo e Sport, nel suo intervento alla conferenza stampa. Già dei piccoli passi si stanno compiendo come l’attuale mostra, al Museo Diocesano di Palazzo D’Amico, dedicata alla Passione di Cristo con le Stampe di Durer e non solo o le Basiliche Cattedrale e San Sebastiano aperte con orari prolungati, dando la possibilità a molti visitatori “pomeridiani” di poter visitare i massimi “Templi cittadini”. Le iniziative culturali promosse dalla Diocesi Acese comunque continueranno con tanti altri eventi espositivi.
L’Itinerario si sviluppa nel centro storico con nove tappe.
La prima tappa è al Museo diocesano, allestito nel palazzo D’Amico in via Genuardi, dove è possibile ammirare le stampe di Albrecht Durer e tante altre opere d’arte come “La Maddalena” di Paolo Vasta , i tondi della Passione di Cristo di Michele Vecchio e alcune statue di Ignazio Castorina Ganzirri, solo per citarne alcune.
La seconda tappa è la Basilica Cattedrale dedicata alla Beata Vergine Annunziata (antica Patrona di Aci) dove oltre all’interno è possibile ammirare la navata affrescata da Giuseppe Sciuti , gli affreschi dell’abside dei Filocamo, La Reale Cappella di Santa Venera e il Museo allestito nella sagrestia dove sono messi in mostra numerosi cimeli , opere di oreficeria e fini paramenti liturgici.
La terza tappa è la Basilica dei SS. Pietro e Paolo dove oltre l’interno della chiesa è possibile visitare la cappella del SS. Crocifisso col Cristo Morto ancora esposto alla venerazione e la Cappella del Divino Amore dove sono esposti diversi gruppi statuari e un monumentale Presepe.
La quarta tappa è la Chiesa della Madonna delle Grazie comunemente detta di San Camillo. Interno della chiesa interamente affrescata dal Pietro Paolo Vasta su commissione di Pietro Barrabini. La chiesa è detta pure “a Cresia de fimmini” per i numerosi soggetti femminili dell’antico e nuovo testamento raffigurati.
La quinta tappa è la chiesa del Suffragio detta anche dei “Morti” anche questa chiesa interamente affrescata dal Pietro Paolo Vasta dove spicca in modo particolare l’affresco del “Miracolo Eucaristico” nella navata. Un oggetto particolare di arredo posto nella chiesa è un artistico paravento posto all’ingresso principale.
La sesta tappa è la Basilica di San Sebastiano chiesa affrescata da Pietro Paolo Vasta e una parte da Alessandro D’Anna. Nel’itinerario è possibile visitare il museo , presente nella sacrestia, ricco di oggetti di fine argenteria e il tesoro degli ex voto di San Sebastiano.
La settima tappa è la chiesa dell’Odigitria nei pressi del mercato storico. Chiesa molto bella in stile Rococò con tele di Giuseppe Patania e Alessandro Vasta.
L’ottava tappa è la chiesa di Sant’Antonio da Padova. In questa chiesa nasceva e si sviluppava il culto di San Sebastiano. Ancora oggi è possibile vedere, ai lati delle scale le botole di ingresso alle sepolture. La chiesa e affrescata da Pietro Paolo Vasta e dalla sua bottega, in questo luogo il Vasta veniva colpito da ictus che poneva fine alla sua carriera pittorica. Nella chiesa interessanti le tele di Michele Vecchio, la Santa Cecilia e il San Cristoforo.
Nona e ultima tappa è la chiesa del Carmine eretta dai padri Carmelitani alla fine del 500 con annesso convento (semidistrutto) nella chiesa è presente l’antica statua di Santa Venera ancora oggi in fase di restauro.
Questo è un breve riepilogo di quello che i turisti, e spero tanti Acesi, andranno a visitare nelle prossime settimane.
Nella speranza di averVi stuzzicato un po’ curiosità.
(Seby Pittera)