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Prima gli italiani? Intervista con Alessandro Coco (cons. comunale LEGA)

Incontro con il consigliere comunale della LEGA, Alessandro Coco. Una conversazione su temi nazionali ed europei. Immigrazione, accoglienza, saluti romani e tanto altro.

L’INTERVISTA

mAd:  Alessandro Coco, le rivolgo la domanda che avevo preparato per il suo ospite Magdi Cristiano Allam. Lei come giudica le seguenti affermazioni: “L’Islam è fisiologicamente violento..” e “il Corano è pieno di incitamenti all’odio”?

Alessandro Coco (Consigliere comunale LEGA): “ Sono giudizi fondati e argomentati su precisi riferimenti al testo coranico, che Allam esamina e discute nel suo libro. Allam analizza e riporta versetti precisi e parla del fatto che un credente pio, devoto, dovrebbe metterli in pratica con osservanza. Si tenga conto, inoltre, della situazione personale dell’autore, condannato a morte per la sua ferma denuncia del terrorismo islamico e delle sue inquietanti collusioni politiche. Io condivido soprattutto un passaggio più volte rimarcato da Magdi C. Allam: “bisogna sempre distinguere i musulmani in quanto persone dalla fede islamica, le persone vanno rispettate, sempre, in quanto tali”, aggiungo che ogni essere umano è degno del massimo rispetto a prescindere da qualsiasi sua specificità, per il solo fatto di essere. Proprio la nostra cultura Cristiana mette al centro la dignità della vita umana come valore assoluto”.

mAd:  Consigliere Coco, dal ministro Salvini sentiamo sempre ripetere lo slogan “prima gli italiani”, non crede che se tutti i Paesi si dessero la stessa priorità si ritornerebbe ad un’Europa dei confini e di quella difesa della Patria che ha prodotto, nel secolo scorso, due guerre e milioni di morti?

Alessandro Coco (Consigliere comunale LEGA):  “Ogni Stato ha il dovere di rispondere al meglio delle sue possibilità ai bisogni dei suoi cittadini. I propri cittadini devono essere al centro degli interessi. Il buonismo politico ha prodotto la guerra tra i poveri e ha fatto aumentare l’insofferenza verso gli stranieri, ha innescato meccanismi di odio, ingiustizia, a volte razzismo. Il paragone con i conflitti europei del secolo scorso lo considero incongruo, perché quel nazionalismo affermava l’espansione di uno Stato a spese di un altro. Oggi il Sovranismo è innanzitutto difesa dall’annullamento in un maxi contenitore amorfo, unicamente finanziario, dove le persone scompaiono e restano solo i consumatori. Oggi serve difendersi dall’ultra liberismo, dalle grandi multinazionali, dalla perdita di ogni specificità e diversità, il rischio è la fine di ogni bellezza! La Lega, sostiene l’accordo dei popoli europei sulla base dei valori comuni, dove ad essere preservate sono le differenze. Io sogno da sempre un’Europa di popoli, l’opposto di una Europa senza più popoli. La cosa più errata è confondere la U.E. con l’Europa Gli altri Stati, pensi alla Francia e a quanto accade al confine con l’Italia; Austria, Svizzera, danno priorità ai loro cittadini, quasi ogni Stato ha cambiato, davanti a fatti concreti, la propria politica. Ci si è resi conto che si stava sbagliando.

mAd:  Lei ritiene che l’Italia dovrebbe uscire dall’euro e ritornare alla lira? Ovvero condivide il pensiero che propone il “sovranismo monetario”? Crede davvero che battere moneta in proprio produrrebbe benefici per l’economia? Non crede che questa visione politica porti invece all’inflazione e all’isolamento economico?

Alessandro Coco (Consigliere comunale LEGA):  “ La sovranità monetaria (e non solo quella) costituisce uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione. L’adesione alla moneta unica avrebbe dovuto consentire la partecipazione dei singoli Stati alla gestione monetaria. Oggi decidono tutto le banche, perlopiù private! Si pensava di migliorare la vita dei cittadini. Lei ritiene che sia stato così? La Lega non rivendica il ritorno alla lira, ma la partecipazione decisionale dell’Italia al governo della moneta. Io personalmente sarei per il ritorno alla Lira, con una moneta propria, l’Italia, grazie al genio degli italiani, alla sua struttura economica, fondata sulla piccola e media impresa, arrivò ad essere la quarta potenza economica mondiale, guardiamoci intorno adesso…  qualcosa è andato storto, non penso si possa negare.

mAd:  Papa Francesco ha preso posizione chiare in tema di immigrazione. Le riporto un passaggio delle dichiarazioni del Papa. “I profughi ogni giorno fuggono dalla fame e dalla guerra, alla ricerca di una vita dignitosa per sé e per le proprie famiglie. Vanno in terre lontane e quando trovano lavoro non sempre incontrano accoglienza vera, rispetto e apprezzamento dei valori di cui sono portatori”. Quale è la sua opinione rispetto alle posizioni espresse dalla Chiesa Cattolica?

Alessandro Coco (Consigliere comunale LEGA):  “ Il Pontefice ha anche rimarcato, nel corso della sua visita apostolica in Svezia, che i governi degli Stati devono aprirsi all’accoglienza nei limiti delle loro possibilità materiali, e che due Stati, in particolare, l’Italia e la Grecia, hanno fatto molto di più di quanto potevano. Poi il Papa ha anche detto che i migranti devono rispettare le leggi e la cultura dei paesi che li accolgono. È sempre così? Più in generale credo che prima che il diritto ad emigrare vada affermato il diritto a poter vivere nella propria terra, come sottolineò Papa Benedetto XVI, pensare di salvare il mondo accogliendo alcune centinaia di migliaia di persone, o alcuni milioni, è come svuotare il mare con un secchiello. Accogliere tutti facendo finta che non esistano le frontiere, illudendosi che tutti possano essere integrati e accolti mi pare una cosa ipocrita, utile solo a lavarsi la coscienza, utile a creare sfruttamento, degrado, utile a distruggere il nostro stato sociale e i diritti acquisiti. Tra l’altro molti Vescovi africani lanciano da tempo l’allarme sullo spopolamento dei villaggi africani, invitano i giovani a restare in Africa, a scommettersi nella loro terra. Noi invece li illudiamo per i nostri interessi, e contribuiamo a tragedie e al perpetrarsi del sottosviluppo. E aiutiamo la mafia che c’è dietro gli sbarchi.

mAd:  Prima della partita Milan – Lazio alcuni tifosi biancocelesti hanno srotolato uno striscione a pochi passi da piazzale Loreto che inneggiava al fascismo, con la scritta “Onore a Benito Mussolini”. Come giudica questi gesti?

Alessandro Coco (Consigliere comunale LEGA):  “ Uno slogan da stadio. Così come tanti commenti giornalistici sull’episodio in questione altro non sono che discorsi da bar. Il fenomeno fascista va contestualizzato storicamente. E non mi pare che sia stato questo il caso. Questi gesti sono inutili, stupidi, alla fine sono utili solo a distrarre dai problemi seri. Poi, io tifo solo per l’Acireale, non seguo proprio la serie A”.

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