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PROGETTTO ARGE, UN BUON MODELLO PER LO SVILUPPO DELLA SICILIA? di Enzo Coniglio

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Il Rapporto Svimez ha avuto il pregio sia di sollevare definitivamente il velo sul degrado inarrestabile del Sud che mina alla radice la ripresa dell’intero Paese, sia di evidenziare l’insufficienza dei programmi perseguiti dal Governo Renzi per il Sud.

Il Rapporto ha avuto inoltre il merito di far emergere la MASSA ENORME DI DENARO DISPONIBILE IMMEDIATAMENTE E NON ANCORA SPESO, destinato al Sud e che supera i 90 miliardi attuali ai quali si devono aggiungere i 50 miliardi del Piano 2014-2020 dell’Unione Europea. 

UTILI LE POLEMICHE che ne sono seguite soprattutto perché hanno permesso di evidenziare e, indirettamente,  di condannare la metodologia utilizzata nello spendere i fondi comunitari: UN INTERVENTO A PIOGGIA che ha polverizzato il 46% dei fondi disponibili e spesi in 907.372  progetti di basso rilievo, non prioritari e non efficaci in termini di sviluppo. Come dire: hanno sciupato una somma enorme che poteva essere spesa per avviare lo sviluppo in maniera organica. Osservazione non da poco 

All luce di questi tasselli che possiamo ormai dare per scontati e condivisi, POSSIAMO CONCLUDERE CHE IL SUD E LA SICILIA: 

1. Devono poter contare in tempi brevissimi di tutti i fondi disponibili e all’area espressamente dedicati.

2. CHE TALI FONDI NON DEVONO ESSERE SPESI A PIOGGIA e per migliaia di piccoli progetti, ma al contrario devono essere convogliati su progetti strategici di indiscusso valore per lo sviluppo, come: infrastrutture essenziali quali porti, aeroporti, ferrovie, strade essenziali per unire tutti i punti nevralgici. 

2.1. A tali INFRASTRUTTURE fisiche, vanno aggiunte le infrastrutture virtuali non meno reali ed essenziali come le reti digitali, la banda larga e l’agenda digitale per i quali esistono già direttive e in molti casi progetti cantierabili.

2.2. Altro progetto fondamentale è  lo sviluppo della RETE IDRICA ridotta ad un colabrodo E QUELLA ELETTRICA da alimentare con le energie alternative in collaborazione con le singole famiglie, le aziende agricole, Enti ed Istituzioni vari, approfittando delle tecnologie mature a costi decrescenti e tenuto conto delle condizioni naturali ottimali di cui gode il Sud.  

2.3. Un ulteriore settore è quello degli interventi in PROGETTI DI INNOVAZIONE SCIENTIFICA E TECNOLOGICA, coinvolgendo a tal fine le università e i centri di ricerca pubblici (CNR, INFN, ecc.) e privati e integrando i fondi già disponibili con le opportunità offerte dal programma Horizon. 

2.4. LA RIQUALIFICAZIONE DEI CENTRI URBANI in termini fisici e di miglioramento della qualità della vita utilizzando anche l’eccellente progetto Comunitario Urbact3, coinvolgendo in questo impegno gli Enti Locali, gli ingegneri e gli architetti che costituiscono una grande risorsa per il Sud. 

3. E potemmo continuare. Quello che ci preme sottolineare è che i fondi non vanno spesi a pioggia ma devono essere allocati per obiettivi strategici da poter verificare in ogni momento anche per le ricadute sul PIL e per il volano che devono innestare sulla asfittica economia siciliana e del Sud. 

LA DOMANDA CHE SI IMPONE È LA SEGUENTE: MA QUANTO TEMPO OCCORRE PER LANCIARE UN PROGRAMMA COSÌ AMPIO, ARTICOLATO, RIGOROSO E SPECIALISTICO?

LA RISPOSTA è per nostra fortuna molto semplice e incoraggiante. Esiste già e da tempo un progetto organico che è stato elaborato tenuto conto delle infrastrutture già esistenti e della necessità di razionalizzare e di integrare in modo che nulla venga disperso. È il PROGETTO ARGE predisposto dall’Arch. Pier Paolo Maggiora e da una équipe qualificata di decine di esperti, e presentato nel 2014 in Sicilia alla presenza del Premio Nobel polacco Lech Walesa, anch’egli interessato a realizzare in Polonia un progetto simile.  Inoltre l’Arch. Pier Paolo Maggiora ha espresso per iscritto al Presidente della Regione la disponibilità di sottoscrivere un PROGRAMMA DI PARTNERIATO PUBBLICO E PRIVATO come previsto dal Programma 2014-2020 che preveda anche possibili investimenti esteri in Sicilia. 

OLTRE IL PROGETTO ARGE, SONO MOLTI. I PROGETTI  SETTORIALI IN FASE AVANZATA DI PROGETTAZIONE E PREVISTI DAL PROGETTO ARGE, CHE POTREBBERO ESSERE CANTIERABILI IN TEMPI RAGIONEVOLMENTE BREVI, inclusa la rete ferroviaria, la qualificazione degli aeroporti, le metropolitane urbane, i collegamenti tra aeroporti, ferrovie e centri turistici, il potenziamento dei porti industriali, delle crociere e di quelli turistici, le integrazioni autostradali e stradali di grande scorrimento. 

A ben vedere, le potenzialità ci sono tutte. Bisogna adesso mettere insieme i vari tasselli con una rigorosa logica aziendale e avviare i lavori. 

AUGURI A TUTTI NOI CITTADINI E AZIONISTI UNICI E DI MAGGIORANZA!

(Enzo Coniglio)

 

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