sabato, Aprile 20, 2024
Google search engine
HomeCronacaQuanto saziano i pesci rossi?

Quanto saziano i pesci rossi?

ACIREALE – Alla villa Belvedere, devastata da anni di incuria e abbandono, si “celebra” la giornata dei pesci rossi; una commedia ad atto unico che ha dato a tanti acesi e ai bambini accorsi per la cerimonia la sensazione che qualcosa sia cambiata nella città delle incompiute e delle opere pubbliche discusse e dimenticate.

Il sindaco, l’assessore al turismo alcuni consiglieri comunali tutti pronti per il “lancio del pesce rosso” nella vasca della villa Velvedere. E’ un’ovazione e ad ogni colpo di pinna la folla si commuove per quella che sembra essere la “sagra della fame e della disperazione urbana”. Si, sembra proprio che alcuni pesciolini rossi possono farci dimenticare, anche solo per qualche ora, che viviamo in una città sommersa dalle problematiche irrisolte e che fa fatica anche a trovare le risorse per comprare una mezza dozzina di pesciolini rossi. Questi pesci ricordano tanto gli acesi quando vanno alle urne; si muovono sempre nella stessa direzione come se fossero dentro un grande acquario dove la massima aspirazione di libertà è quella di credere che una vasca sia un oceano e che i confini così stretti possono, in qualche modo, rappresentare traguardi importanti da celebrare.

Va in onda così la sagra della sconsolazione e della tristezza, un festival di emozioni che riporta alla mente dell’immaginario collettivo i bambini dei villaggi arsi dal sole quando, una volta l’anno, festeggiano la pioggia e danzano felici nelle pozzanghere fangose. Insomma un modo come un altro per capire che ci troviamo veramente in una dimensione di povertà di benessere e di assenza di vivibilità e spazi sociali che il “pesciolino rosso” sembra poter soddisfare la tristezza che per decenni ha destabilizzato la vita sociale, culturale e politica di questa nostra città. Un luogo che dimostra, ancora una volta, di essere l’ultimo avanposto della desolazione.

Le automobili transitano per piazza Duomo e i pesci nuotano in una vasca, mentre il silenzio e l’assenza di prospettive di sviluppo sono l’incubo in cui con difficoltà si cerca e non si trova il risveglio.

Ed allora brindiamo alle felici nuotate dei pesci rossi nella vasca della villa Belvedere, coraggio il primo passo (anzi la prima nuotata) è compiuta, mentre tutto intorno affonda nel degrado, nella disperazione urbana e nel disordine. La nostra è una città che dimentica presto e i cittadini applaudono al pesciolino che guizza mentre la “risagghia”, le manichette anticendio vandalizzate, gli alberi in cattiva salute, la vasca di Aci e Galatea e tutto il resto sono solo antichi residui di immondizia politica.

Ovviamente bravi e attivi i consiglieri comunali Trovato e Spadaro che si sono dati da fare per poter ripristinare la vasca del resto ai senzatetto anche la monetina da un cent fa comodo.

Restiamo in attesa della messa in posa delle dita di Galatea.

(mAd)

RELATED ARTICLES
- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments