Sempre fermi ad una percentuale di raccolta differenziata irrisoria, sempre con i cassonetti stracolmi (special modo quelli per la differenziata), sempre con un capitolato che non prevede la raccolta porta a porta, sempre in una città priva di decoro.
Un aspetto ineluttabile per dare alla città vivibilità e decoro è legato certamente alla questione rifiuti. La ditta che se neoccupa, la Dusty, è in scadenza dell’ennesima proroga del contratto con l’Ente, si prevede, quindi, la riscrittura di un nuovo capitolato ed una gara per l’attribuazione del servizio che ad oggi costa agli acesi oltre 11 milioni di euro di cui oltre 4 milioni per pagare i costi della discarica. Sono costi enormi che prosciugano risorse importanti per le casse pubbliche e che strozzano i cittadini con bollette abbastanza salate.
Per Acireale e per incominciare a considerare i rifiuti come una risorsa è, quindi, necessario l’organizzazioen di una filiera virtuosa tra Ente, cittadini rispettosi dell’ambiente e ditta aggiudicataria del servizio. Senza la riscrittura di un buon capitolato, che secondo le parole dell’ass. Francesco Fichera vedrà l’aiuto e le proposte di alcune associazioni presenti in città (come ad esempio Rifiuti Zero) non si risolverà mai la questione rifiuti. Acireale e gli acesi sensibili aspettano da troppo tempo di vedere la città pulita e un indice di differenziata importante. Senza questo passaggio di civiltà non ci sono feste e piste che possono nascondere il degrado.
