Non parlerò della eroicità delle virtù della nostra Concittadina Venera, Veneranda, Parasceve, mi limiterò a raccontare della serata del 26 e della gran folla in piazza Duomo.
Folla , folla, folla: la gente si è riversata nel bel centro storico di Acireale a godersi la serata estiva e tra sacro e profano in attesa della chiusura dei festeggiamenti con lo spettacolo piromusicale.
Novità di quest’anno il carro sacro dedicato a Santa Venera, realizzato dalle maestranze pedaresi che per l’Annunziata predispongono il carro nel loro paese.
Ottima l’intenzione, stentorea la voce del narratore, bravissima la bella Nicoletta Seminara, una startup che si deve perfezionare.
Ad Acireale solo una cosa sappiamo fare davvero bene: il Carnevale e abituati ai nostri carri tridimensionali di altissimo livello, il carro ci ha lasciato perplessi, purtroppo noi in questo campo abbiamo il palato fine.
I nostri maestri carristi il prossimo anno sapranno dare prova di se, un soggetto sacro consacrerebbe ulteriormente la nostra città come capitale della cartapesta.
Luciano Scalia con l’inseparabile Salvo Seminara hanno le idee chiare in merito ed hanno l’appoggio totale del Sindaco; il Circolo Santa Venera è composto da persone devote ed entusiaste e i nostri carristi con in testa Antonio Coniglio sono più compatti di una coorte romana.
Spettacolare l’esibizione piromusicale, un crescendo alla Ravel: sommesso il primo brano, un trionfo di musica e di fuochi il finale.
Ottimo spettacolo con una buona notizia per il Comune: si dovrebbe risparmiare intorno al venti per cento rispetto allo scorso anno.
Ricordo negli anni della mia adolescenza il declino della festa di Santa Venera, quel triste residuato bellico che esalava fumi venefici, portava in giro il venerato simulacro con al seguito non più di venti persone.
Ieri erano in tantissimi, Piazza Duomo pullulava, non erano tutti devoti, ma dietro alla Santa c’era gente, non ero presente il 25, pare che la folla fosse sensibilmente minore, l’importante che la nostra Santa Venera, martire e concittadina, continui sempre ad essere festeggiata.
La storia di Acireale non può prescindere da Santa Venera, la storia di Aquilia nuova è partita per Lei e con Lei, l’attaccamento alla Patrona, oltre ad un fattore intimo spirituale, è simbolo dell’identità di una Comunità.
Viva Santa Venera
(santodimauro)