Fancity Acireale

“Satisfaction” compie 50 anni.

The-Rolling-Stones-4

Cinquant’anni fa spaccati, 7 maggio 1965, e un mezzogiorno assolato in Florida. Mezzogiorno, va beh, ora più, ora meno. Sicuri invece la località, Clearwater, l’hotel stile Holiday Inn dotato di piscina. Sul bordo di quella, un gruppo di giovani piuttosto arruffati, non propriamente in perfetto stile Wasp. Uno ha in mano una chitarra e sta ripetendo in continuazione un giro insistito di tre accordi su cui smozzica una altrettanto insistita frase. Il coetaneo davanti a lui se ne sta lì, ascolta. Interessato, ma non rapito. Gli piacciono tuttavia, ancora più che la musica, le parole che il suo amico ripete sul suo tappeto chitarristico, “I can’t get no satisfaction”, non posso avere soddisfazione. Il giovane con la sei corde, Keith Richards, l’ha abbozzata la notte precedente, in camera, da solo, dopo un concerto del gruppo suo e del suo coetaneo Mick Jagger, i Rolling Stones. Notte sicuramente non interpretata da educande: tant’è vero che dopo poco aver iniziato a suonare, crolla in un sonno profondo. Storie da doposbronza, all’apparenza. Ma Keith aveva la buona abitudine di attaccare sempre un mangianastri in modalità “record” ogni volta che provava a mettere in musica qualcosa che gli frullava in testa. “La mattina seguente mi rialzai e riascoltai il nastro – ha raccontato molti anni e milioni di dischi dopo – si sentono circa due minuti di questo riff molto grezzo. Poi si sente che mollo tutto, e i restanti quaranta minuti sono io che russo”. (tgcom24)