Un’altra giovane vittima della furia omicida, vittima di femminicidio, si, perchè Sonia Di Maggio è stata uccisa ieri sera nel Salento, accoltellate dall’ex, mentre passeggiava per strada.
La 29enne aveva lasciato Rimini, dopo aver vissuto una storia di violenza con il suo ex compagno e finalmente stava riprendendo in mano la sua vita con un nuovo amore. Per la prima volta in vita sua, si sentiva felice, amata e protetta. Aveva lasciato Rimini la sua città natale per dimenticare tutte le violenze subite, perchè lei, ancora giovanissima aveva tanta voglia di vivere un amore sano che la facesse sentire importante e che le desse sicurezza e protezione. Purtroppo, il suo sogno si è infranto ieri sera, in strada, dove ha trovato la morte mentre tornava a casa col suo nuovo fidanzato.
Non erano servite a nulla le denunce di Sonia, tanto che l’assassino, ai quali polizia e carabinieri stanno dando la caccia, era stato dimesso dall’ospedale psichiatrico di Aversa lo scorso giugno ( per buona condotta). Lui, in questo caso molto lucido ha portato avanti la sua vendetta senza pietà perchè non aveva mai digerito quella separazione e più volte l’aveva minacciata di morte.
Millenni di sottomissione, secoli di maschilismo, anni di sessimo, ci hanno restituito un mondo pericoloso. Lo scenario in cui viviamo oggi è un concentrato di violenza inaudita che è all’ordine del giorno e in cui le vittime di stupri e di omicidi vengono additate come colpevoli, insultate, derise e sminuite e finchè non ci sarà rispetto e consapevolezza del valore umano, nulla potrà mai cambiare e le donne continueranno ad essere stuprate, derise, sottomesse e uccise.
Sonia, l’ennesima vittima di femminicidio, a 29 anni, accoltellata senza pietà, ha finito la sua vita sull’asfalto in una gelida sera di febbraio, solo perchè voleva ricostruire il suo sacrosanto e leggittimo progetto di vita.
Graziella Tomarchio