Il programma di Cambiamo Acireale, nella sua parte dedicata alle frazioni e precisamente a pagina 24 ed al punto 4.2 citando S. Giovanni Bosco, si pone come unico obiettivo per la piccola frazione, l’installazione di un semaforo pedonale, utilissimo, considerata la pericolosità degli attraversamenti in quel luogo.
Ma evidentemente, visto che dopo 11 mesi del semaforo non c’è traccia, bisogna ritenere che la suddetta installazione rappresenti un’opera faraonica che richiede il preventivo intervento di tecnici, esperti del settore e magari , mentre che ci siamo, di un paio di commissioni consiliari puntualmente (quelle si) retribuite.
E presumibilmente, non potendo l’amministrazione nel caso specifico “attaccarsi” alle solite scuse motivandole con la spending review o con i tempi tecnici piuttosto che con le pastoie burocratiche, quale altro alibi tirerà fuori per nascondere quella che ormai appare ogni giorno di più come una semi paralisi realizzativa?
In conseguenza di tutto questo, nasce spontanea un’amara riflessione: se in undici mesi non si è stati capaci di installare un banale semaforo pedonale, è meglio non illudersi su quanto tempo si dovrà aspettare ancora per la risoluzione di problematiche ben più complesse, quali l’isola pedonale, la rimozione delle barriere architettoniche, il depuratore, etc.
E allora, in attesa di risposte, chiarimenti o aggiornamenti che puntualmente non arriveranno, resta solo la speranza di essere smentiti dai fatti.
Luis.
