ACIREALE – Eletto al ballottaggio con i voti del M5S (una minoranza), con quelli del candidato sindaco Nino Nicotra, con tantissimi ex amministrazione Barbagallo (sin dal primo turno, un pensiero commosso va a Rito Greco), con i voti (alcune centinaia certamente della Lega) e con una marea di voti (si, è andata così) dell’area progressista acese che non avendo altra possibilità ha voluto credere al cambiamento di Alì e i pentastellati, oggi il sindaco esca fuori dal Palazzo e racconti, con estenuante ritmicità, ogni passaggio la sua amministrazione vuole compiere.
Le riunioni dentro il Palazzo, le notizie che filtrano solo grazie a rumors e considerazioni di fonti attendibili ma non istituzionali, gli incontri che diventano concertazione quando, invece, non si ascoltano le richieste di vivibilità che provengono da un’area che ha voluto credere ad Alì come sindaco indipendente dal M5S e come persona assolutamente onesta e trasparente.
Oggi, dopo poche settimane dall’insediamento, notiamo segnali preoccupanti. Il silenzio avvolge le azioni amministrative, poco sappiamo su come andrà a finire la questione solarium, pochissimo su chi andrà a rivestire la complessa carica di presidente della Fondazione del Carnevale, quasi niente della Fiera dello Jonio e pochissimo sulla reale intenzione di cosa si vuole fare per il decoro urbano e per la realizzazione di un’area pedonale al centro storico.
La questione di via Galatea non viene affrontata, la questione della viabilità è nel limbo delle segrete stanze del potere, la spazzatura invade le strade ed anche in questo assistiamo al gran silenzio.
Stefano Alì è il sindaco di tutti i cittadini anche di quelli che non lo hanno votato ed è per questo che prima si sgancia della logica “pentastellata” meglio sarà per tutti. Perchè le dinamiche del Movimento non sono esattamente quello che hanno richiesto i tanti elettori che lo hanno scelto. Adesso grazie ad una legge elettorale pessima, il sindaco ha una maggioranza ferrea ma questo non deve faro stare sereno e tranquillo perchè in tanti saranno pronti a lasciarlo solo dal momento in cui lascerà la guida della città alla governance pentastellata che oltre ad essere vociante quando sta all’opposizione non produce altro che silenzi e accelerazioni che sembrano proprio non essere condivise da un numero importante di cittadini elettori.
Alì sei il sindaco della città e di tutti i cittadini, è tempo di comprenderlo con velocità perchè Acireale aspetta da troppo tempo che il coraggio di chi amministra diventa reale e concreto riscatto civico.
(mAd)
