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STORIE DI CANZONI “We are the World” (Jackson – Richie – Jones)

L’idea venne a Harry Belafonte che subito coinvolse Michael Jackson, Lionel Richie e Quincy Jones. Prende così il via nel 1985 il progetto umanitario USA for Africa con la pubblicazione di “We are the World”, un brano che diventerà un inno che accompagnerà tutti gli eventi benefici, di fratellanza o di solidarietà.
L’intento è quello di raccogliere fondi per far fronte alla carestia in Africa e grazie a questa iniziativa sono stati raccolti oltre 100 milioni di dollari distribuiti in Etiopia, Sudan e in altri paesi poveri.
Belafonte sul finire del 1984, si mise alla ricerca di artisti per realizzare una canzone attraverso la quale raccogliere fondi. Contattò Ken Kragen un importante manager e produttore il quale lo invitò a coinvolgere il maggior numero di artisti americani possibile, imitando quanto fatto in Inghilterra da Bob Geldof e Midge Ure del Band Aid che l’anno precedente con le stesse finalità, realizzarono “Do They Know It’s Christmas?” Lionel Richie, amico di Belafonte, fu il primo ad essere contattato; accettò subito e a sua volta coinvolse Quincy Jones per la produzione della canzone. Quest’ ultimo, già produttore di Michael Jackson lo arruolò soddisfacendo il suo desiderio di essere coinvolto maggiormente nel campo della beneficenza.
La canzone venne scritta da Michael Jackson e Lionel Richie e Quincy Jones la produsse: un trio perfetto con Richie autore di successo, Jackson che l’anno precedente aveva spopolato con “Thriller” e Quincy Jones considerato uno dei più grandi produttori di tutti i tempi. La voce di ciò che stava per accadere si sparse rapidamente e a quel punto fu semplice ottenere la partecipazione di molti artisti americani. I tempi di realizzazione del progetto furono brevi: dall’idea alla registrazione del brano trascorse un mese appena.
I turni di registrazione di We Are The World si svolsero dopo la notte delle presentazioni dei World Music Awards del 28 gennaio 1985 agli Hollywood’s A&M Studios di Hollywood, approfittando del fatto che tutti i maggiori artisti erano presenti nella stessa città nello stesso momento. Questo agevolò la pianificazione del progetto rendendo possibile la partecipazione degli artisti che vi avevano aderito. Ciò che Quincy Jones chiedeva era la volontarietà della partecipazione e l’impegno necessario per la buona riuscita della registrazione senza cercare di superarsi l’un l’altro: nessuna competizione, solo solidarietà.
Gli artisti impegnati nella registrazione furono ben 45. Quincy Jones tirò fuori tutte le sue immense capacità organizzative e tecniche, perchè dirigere più di quaranta artisti è un’impresa titanica. Una lunga nottata di registrazioni, ma alle otto del mattino seguente, il lavoro fu completato.
Ecco l’elenco di alcuni tra gli artisti che parteciparono. Alle voci soliste di “We Are the World” si alternarono ventuno cantanti: Lionel Richie, Michael Jackson, Stevie Wonder, Diana Ross, Ray Charles, Tina Turner, Cyndi Lauper, Billy Joel, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Dionne Warwick, Paul Simon, Kenny Rogers, James Ingram, Willie Nelson, Al Jarreau, Huey Lewis, Kenny Loggins, Steve Perry, Daryl Hall e Kim Carnes, tutti gli altri fecero il coro di USA for Africa con tanta umiltà e spirito di partecipazione compreso Harry Belafonte, da cui tutto ebbe inizio. Unica nota stonata, se così può definirsi, l’assenza di Madonna: Nile Rodgers, compositore americano e suo amico, disse che Madonna venne snobbata non ricevette alcun invito, soffrendo per questa esclusione.
“We Are the World” fu pubblicata il 7 marzo 1985 in 800.000 copie, esaurite in pochissimo tempo.
L’organizzazione USA for Africa continua a essere in vita ancora oggi, per la maggior parte finanziata dalle royalties di We Are the World.

Luigi Pennisi

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