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Tupparello, manto in sintetico o pista d’atletica ad otto corsie? Abbiamo sentito il presidente della Consulta dello sport M. Trovato

ACIREALE – Da qualche settimana si discute se orientare il finanziamento per l’impianto del Tupparello in direzione pista di atletica e se indirizzare parte dei fondi per il manto in sintetico o una pista ad otto corsie, lasciare il manto naturale e sistemare palestre, uffici e realizzare una foresteria. Come abbiamo detto qualche giorno fa e come confermato dal commissario FIDAL Davide Bandieramonte con il manto in sintetico alcune specialità dell’atletica leggera (tutti i lanci: disco, peso, giavellotto) non potranno essere svolti.

La pista di atletica leggera di Acireale con le sue otto corsie sarebbe la prima in Sicilia e, quindi, darebbe certamente un valore aggiunto alla struttura del Tupparello e aprirebbe la possibilità di organizzare grandi eventi sportivi per la “regina degli sport”. Una buona opportunità che va valutata con attenzione e tenendo conto dell’eventuale sviluppo che il Tupparello, con una pista ad otto corsie, potrebbe portare alla città e al mondo dello sport.

D’altra parte il manto in erba sintetica potrebbe ridurre i costi di manutenzione ed, ovviamente, di irrigazione e consentirebbe di giocare le partite di calcio in un fondo regolare e non come quello che al momento si presenta come “ammazza caviglie”. Un’opportunità, quella del manto in sintetico, che dovrebbe essere comunque modulata in formato “LND professional” che permetterebbe, cioè, di disputare partite ufficiali fino alla massima serie e che avrebbe un costo di ca. 600 mila euro.

Una decisione ancora in bilico che vede schierati da una parte i sostenitori del sintetico e dall’altra quelli che vedrebbero come investimento migliore la realizzazione della pista di atletica ad otto corsie.

Abbiamo sentito il presidente della Consulta dello Sport del Comune di Acireale Massimiliano Trovato che afferma: “Non è pensabile che Acireale debba spendere ottocento mila euro per una pista di atletica che potrebbe non servire a niente e che potrebbe essere l’ennesima “cattedrale nel deserto”. E’, invece, giusto che si faccia la pista di atletica ad otto corsie perchè a questo fine è destinato il finanziamento e con la rimanente parte sarebbe giusto e importante realizzare la foresteria, recuperare le palestre e gli uffici. Noi della Consulta dello sport abbiamo proposto all’amministrazione una soluzione per la manutenzione del manto in erba naturale. Ovvero quella di dare in gestione il Tupparello alla SOGIP, trasferire gli uffici della partecipata allo stadio (sotto la tribuna centrale) e fare in modo che la stessa “partecipata” si possa occupare della manutenzione del manto in erba naturale. Se dovesse accolta la nostra proposta a maggio di quest’anno la SOGIP potrebbe rifare il manto erboso ex novo. Ovviamente La SOGIP verrebe pagata con le tariffe che devono versare le società sportive per l’uso della struttura”.

Chiediamo al presidente della CdS Trovato se il manto in sintetico ha meno costi di manutenzione rispetto a quelo naturale. Massimiliano Trovato smentisce questa affermazione sostenendo che “il manto in sintetico ha maggiori costi di manutenzione rispetto a quello naturale così come spiegato dal presidente Bandieramonte in conferenza stampa. Ovviamente è necessario che vi sia una cura costante del tappero erboso”.

(mAd)

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