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Turismo e Cultura, tra il dire e il fare.

ACIREALE – Il turismo e la cultura sono tra quei pochi settori che da molti anni non solo non hanno vissuto la crisi ma, al contrario, sono stati comparti trainanti per l’economia nazionale e per quella dei territori. E’ ormai un dato assolutamente accertato che investire in cultura e turismo è certamente un “affare” proficuo per le casse pubbliche e di quei cittadini che nei territori investono risorse.

Certamente sarebbe interessante pensare al carnevale acese con le “feste in maschera di quartiere (i “rioni” viareggini), con cucine popolari e tavolate”. Ed altrettanto importante ai fini del decoro dovrebbe essere intervenire “sull’impianto luce del corso Umberto, per eliminare finalmente i fili pendenti da balcone a balcone e permettere una maggiore mobilità in altezza dei carri anche durante la sfilata”. Non vi è dubbio che la produzione dei carri in cartapesta e in fiore dovrebbe favorire “l’inserimento nei cantieri e l’acquisizione di progressiva autonomia, per la nascita di nuovi cantieri”. Ed ancora, passaggio davvero necessario sarebbe quello di “aprire i cantieri ai visitatori e promuovere la “scuola” della cartapesta”. Sempre per dare impulso e maggiore visibilità al carnevale acese sarebbe dovuto importante “promuovere e incentivare la produzione di oggetti in cartapesta, facilmente trasportabili, sicuramente graditi a turisti e visitatori”.

Altro fattore necessario e di importanza sociale e di promozione delle iniziative culturali del nostro territorio bisognerebbelavorare e costruire iniziative e programmi insieme a chi opera nei diversi ambiti artistici a livello locale e ancor più cittadino”. Con la valorizzazione “degli artisti locali”, “la realizzazione di filmati e corti cinematografici, esibizioni di giovani artisti e gruppi musicali” e andrebbe potenziata “la biblioteca comunale rendendola un centro polivalente e multimediale”. Ed ancora urgente ed importante “Attivare canali di scambio con le produzioni artistiche nazionali ed estere per permettere agli artisti della città occasioni d’incontro e di visibilità” così come “sviluppare i contatti e gli strumenti promozionali per offrire Acireale come location cinematografica”. Un altro aspetto sicuramente importante creare un progetto che potrebbe chiamarsi “Il Quartiere degli Artisti”: quartieri di periferia, di natura artigianale e operaia, che diventano spazi creativi, architetture recuperate, spazi trasformati per dare vita a luoghi di ritrovo per chi ama l’arte contemporanea”. Ed inoltre l’impulso maggiore potrebbe provenire dalla sinergia tra gli operatori culturali del nostro territorio e l’Ente pubblico. Ideale sarebbe “Creare  una “Cittadella dei giovani”: spazi gestiti in convenzione con l’Amministrazione comunale, spazi aperti da mattino a notte, veri e propri cantieri culturali giovanili, dove l’espressività sia di casa, in cui offrire luoghi per mostre di giovani artisti, sale prove, spazi per praticare sport, concerti, incontri, dj set, teatro, cinema, video, tecnologie digitali, equo bar”.

Tanto ed altro ancora prossimamente in tutti i cinema, i teatri e le piazze del Regno.

(mAd) I brani in grassetto sono tratti dal programma elettorale del candidato sindaco Stefano Alì (Movimento 5 Stelle) – Sotto la versione integrale dei capitoli del programma inerenti a “Turismo”.

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Dal programma elettorale del candidato sindaco Stefano Alì

Carnevale

Fiore all’occhiello dell’offerta turistica e culturale di Acireale, il nostro Carnevale ha bisogno di interventi decisi di rilancio e riorganizzazione.

Bisogna rafforzare il legame della città e dei cittadini col Carnevale. Occorre far ri-innamorare gli acesi del loro Carnevale. Bisogna insistere allora sul valore culturale e di identità della manifestazione, sulla partecipazione attiva dei cittadini:

  • feste in maschera di quartiere (i “rioni” viareggini), con cucine popolari e tavolate;
  • più musica di qualità e ballabile;
  • interventi sull’impianto luce del corso Umberto, per eliminare finalmente i fili pendenti da balcone a balcone e permettere una maggiore mobilità in altezza dei carri anche durante la sfilata;
  • ristudiare il regolamento e il meccanismo delle promozioni per incentivare l’ingresso di giovani artigiani, favorirne l’inserimento nei cantieri e l’acquisizione di progressiva autonomia, per la nascita di nuovi cantieri.

Occorre rivedere la composizione dell’attuale CDA della Fondazione, selezionare  professionisti nell’ambito della produzione artistica di grandi eventi attraverso l’analisi dei curricula, coinvolgere i maestri carristi e  riqualificare la Cittadella del Carnevale, rendendola luogo di attrazione.

Il carnevale costa agli acesi 673.000 €, che vengono trasferiti alla Fondazione, più altri 140.000 €, per un totale di circa 800.000 €. Un grosso esborso economico che deve necessariamente avere una ricaduta sul territorio e per il quale è necessario trovare nuove fonti di finanziamento.

Una ipotesi è quella di trasformarlo in una manifestazione a pagamento che si autosostenga, come avviene già per le altre manifestazioni più importanti d’Italia. Acireale non ha nulla da invidiare agli altri Carnevali ed è giusto che venga valorizzato economicamente. Questo è il percorso per liberare man mano risorse che possano essere investite in altro. Ad esempio per realizzare un museo della cartapesta. Fondamentale è anche aprire i cantieri ai visitatori e promuovere la “scuola” della cartapesta.

Altro tema che riteniamo interessante è quello dello sviluppo dell’artigianato della cartapesta anche in chiave commerciale. Ad Acireale non abbiamo un prodotto tipico artigianale ma,  per sopperire a questa carenza, possiamo promuovere e incentivare la produzione di oggetti in cartapesta, facilmente trasportabili, sicuramente graditi a turisti e visitatori.

Fattibilità: Alcune azioni sono di indirizzo politico e di relazioni tra cittadini ed Amministrazione, quindi economicamente fattibili. Altri necessitano di interventi esterni quali i fondi comunitari ai quali attingeremo istituendo un apposito ufficio specializzato. In ambito Turismo e Cultura sarà verificata anche la possibilità di attingere ai fondi gestiti direttamente dalla Commissione Europea, che prevedendo azioni di partenariato tra enti di Stati diversi potranno favorire la proiezione internazionale della città.

Cultura

La Cultura è un investimento continuo e necessario: come l’ossigeno alimenta, dà carattere, coscienza e, per vocazione, aiuta la crescita economica, etica e morale di una città. Al di là di ogni disponibilità di risorse economiche, sono le persone con le loro passioni e talenti il valore dal quale non si deve prescindere. Abbiamo la convinzione che sia necessario lavorare e costruire iniziative e programmi insieme a chi opera nei diversi ambiti artistici a livello locale e ancor più cittadino. Se le modalità amministrative saranno trasparenti e condivise ci permetteranno di annullare favoritismi e pratiche clientelari, sprechi enormi e mancanza di reali competenze nella conduzione delle politiche culturali, così si avrà la possibilità di dare nuova energia al denaro investito.

Queste le azioni che vogliamo intraprendere:

  • Dare spazio all’arte e agli artisti locali, promuovendo eventi quali mostre d’arte e fotografiche, concorsi di narrativa e di poesia, concerti, manifestazioni teatrali, officine creative. Occorre anche valorizzare le risorse già esistenti, che hanno raggiunto livelli di eccellenza: manifestazioni come Magma – mostra di cinema breve ed Eralavò – festival delle storie hanno dimostrato negli anni di essere un patrimonio riconosciuto a livello nazionale e internazionale, un patrimonio che appartiene alla città e come tale va sostenuto e promosso;
  • Creare una rete culturale cittadina al fine di promuovere e far conoscere le collezioni artistiche private;
  • Potenziare la biblioteca comunale rendendola un centro polivalente e multimediale, promuovendone così la fruizione, riprogrammandone gli orari e le modalità di utilizzo e aprendola anche nelle ore serali;
  • Stimolare e valorizzare, attraverso la realizzazione di bandi a cadenza periodica e continuativa dedicati alle giovani generazioni, la realizzazione di filmati e corti cinematografici, esibizioni di giovani artisti e gruppi musicali;
  • Attivare canali di scambio con le produzioni artistiche nazionali ed estere per permettere agli artisti della città occasioni d’incontro e di visibilità, indirizzata sia alla formazione che alle necessarie occasioni professionali;
  • Sviluppare i contatti e gli strumenti promozionali per offrire Acireale come location cinematografica in cui la logistica possa funzionare a dovere, e l’offerta possa essere competitiva;
  • Ridare vita ai quartieri, con il progetto “Il Quartiere degli Artisti”: quartieri di periferia, di natura artigianale e operaia, che diventano spazi creativi, architetture recuperate, spazi trasformati per dare vita a luoghi di ritrovo per chi ama l’arte contemporanea;
  • Creare  una “Cittadella dei giovani”: spazi gestiti in convenzione con l’Amministrazione comunale, spazi aperti da mattino a notte, veri e propri cantieri culturali giovanili, dove l’espressività sia di casa, in cui offrire luoghi per mostre di giovani artisti, sale prove, spazi per praticare sport, concerti, incontri, dj set, teatro, cinema, video, tecnologie digitali, equo bar: un unico spazio che offra più servizi, aperto a tutte le generazioni. Le nuove politiche giovanili devono essere politiche della cura dell’incontro e delle relazioni sociali, della fiducia tra le generazioni. C’è bisogno di coinvolgere i giovani in operazioni di servizio e cura reciproca, servono quindi  politiche che non possono essere circoscritte ad un ente locale, occorre una regia più ampia che coinvolga le associazioni con iniziative di auto educazione e cantieri di lavoro sociale.
  • Promozione di zone centrali “SIAE FREE” per le esibizioni di strada tramite prenotazione e previa iscrizione in un registro comunale come già avviene in molte città europee.

Analisi di fattibilità: Il comune dispone dei locali adatti, molti interventi necessitano esclusivamente di volontà politica, collaborazione in sinergia e pochissimi fondi. ___________________________________________________

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