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Tutto bene, regna il caos

ACIREALE – La giunta civica composta dal sindaco Stefano Alì, dopo un primo anno di confusi tentativi di dare un senso e una direzione alla nostra città, si appresta ad affrontare il secondo anno di mandato con una quantità di questioni importanti da risolvere.

Andiamo con ordine e partiamo dagli impianti sportivi e culturali comunali. Non abbiamo alcuna notizia per quel che riguarda il completamento del Teatro Maugeri che, ricordiamo, venne squassato dalla tromba d’aria del novembre 2014. Non si capisce bene chi e come dovrà occuparsi del Pala Tupparello dopo che è scaduta la convenzione e la struttura è ritornata all’Ente pubblico. Questioni anche per l’impianto sportivo del Tupparello che rimane un’opera che necessita di manutenzione continua. Ancora incerto il destino del Palavolcan quando scadrà la proroga della convenzione e il prossimo bando partirà da una possibile quota iperbolica di 62mila euro. Impianti sportivi e per la socializzazione e la cultura che ad Acireale sono in numero esiguo e tutti con un destino ancora incerto.

La raccolta differenziata dei rifiuti cresce in percentuale ma non si riesce a risolvere la questione delle microdiscariche. Basta fare un giro nelle zone periferiche (e non solo) della città per accorgersi che non non sono sufficienti telecamere e sorveglianti per far retrocedere gli incivili di un solo passo. La questione morosi ed evasori non trova soluzioni e così i cittadini, che pagano regolarmente e che differenziano, si sono visti aumentare la Tari del 5%. Brutta cosa comportarsi civilmente e pagare di più. Tariffa puntuale? Un miraggio e una prospettiva che non troverà soluzioni nell’immediato futuro così come l’isola ecologica.

Assistenza ai disabili nel primo ciclo di scuola. Anche per questa importante situazione di attenzione alle disabilità ancora non vi è piena luce. Avranno tutti l’assistenza che necessitano e che viene prevista nel piano educativo individualizzato? C’è chi dice che le risorse sono state trovate ma tanti giurano che non sarà così e che il monte ore non riuscirà a coprire tutte le necessità. Barriere architettoniche ovunque malgrado esiste una mappatura del territorio acese e l’interesse di tutti ad affrontare il problema. Purtroppo in corso Savoia le barriere sono insormontabili e il semaforo di corso Italia per i non vedenti non è attivo e vandalizzato.

Gli step della mobilità sostenibile urbana indicati dall’assessore Carmelo Grasso sono, diciamo così, scaduti. E’ stata istituita la zona 30 in corso Savoia e corso Umberto malgrado normalmente l’andatura non superi il famoso “passo d’uomo” e degli altri step (piccola ztl e grande ztl) non vi è ancora alcuna intenzione di attuarli rapidamente. In compenso si fanno conferenze stampa per dire che i bus sono dotati di sistema di geolocalizzazione malgrado non esistono pensiline per attendere il mezzo pubblico e men che meno display che visualizzano il luogo dove si trova il bus e quanti minuti (ore) restano di attesa. Il caos ammorba il centro storico e le vie limitrofe e tutto gronda di gas di scarico e imprecazioni degli automobilisti perennemente imbottigliati.

Turismo. Una parola troppo complessa per essere affrontata da neofiti del settore. La fiera dello Jonio continua stancamente a proporre le solite mercanzie e, tranne per i fine settimana, sembra essere solo un ingombro nelle strade del centro. Ed ancora la questione carnevale che potrebbe vedere le prossime tre o quattro edizioni in tono minore alla ricerca del risparmio e per la necessità di recuperare negli anni gli errori di programmazione dell’edizione 2019. Le strade sono piene di toppe e buche e la stazione centrale si trova in periferia abbandonata e triste. La villa Belvedere? Meglio il silenzio della pantomima del “giorno dei pesci in vasca”.

Infine, per condire la minestra, la giunta è divisa e spaccata su alcuni argomenti (carnevale, ztl) e la maggioranza consiliare è nel panico per quel che riguarda le questioni scottanti di questo momento politico. La minoranza non ha alcuna unità e le povere truppe sono un arcipelago di posizioni, vanità, ricerca spasmodica di visibilità e di primogeniture.

Se Acireale partiva da uno 0,1 adesso siamo felicemente e serenamente ritornati a zero. Domani qualcuno ci ricorderà le fatiche che deve affrontare il primo cittadino e dirà che la colpa è degli incivili dimenticando che chi viene eletto in una città di incivili è esso stesso incivile a meno che non sia stato votato solo dai civili e gli incivili sono tutti all’opposizione.

  • (mAd) #fancity

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