Fancity Acireale

Undici anni fa il black-out, ve lo ricordate?

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era il 28 settembre 2003, quando l’Italia sperimentò il più grande black out della rete elettrica italiana. Alle ore 3:30 infatti tutto il territorio nazionale rimase al buio, con la sola eccezione della Sardegna e delle Isole Minori. Il black-out fu conseguenza di una serie di eventi scatenati dalla caduta di un albero su un traliccio della linea svizzera ad alta tensione Lavorgo-Melten, alle ore 3:01. La linea andò così in protezione ridistribuendo il carico sulle altre linee, che tuttavia non furono in grado di sopportarlo, andando anch’esse in protezione. A quel punto si innescò una reazione a catena che in circa 2 minuti e mezzo mandò in tilt l’intero sistema elettrico italiano. La riattivazione fu abbastanza rapida al Nord, con il 100% di copertura entro le ore 9 del mattino, molto più lenta al Centro ( con ii 100% verso le ore 16:30 ) e ancor di più al Sud e Sicilia ( Sud peninsulare alle ore 19:00 e Sicilia alle ore 22 ).  Si registrano anche quattro morti: tre anziane, tra i 72 e i 92 anni, in Puglia, e una ragazza in provincia di Treviso. Due delle anziane muoiono cadendo dalle scale, una a Locorotondo (Bari) carbonizzata a causa di una candela con la quale tentava di farsi luce. La giovane invece resta vittima di un incidente stradale provocato da un semaforo spento causa black out. Chi viaggia in treno deve rassegnarsi ad aspettare: sono 110 i convogli bloccati, con a bordo 30.000 passeggeri. Peggio di tutti va a chi si trova a bordo nel Torino-Palermo partito alle 16.55 di sabato e che si ferma alle 3.40 nella stazione di Capaccio Scalo, in provincia di Salerno. Apetteranno 24 ore prima di poter ripartire.

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