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Unioni civili, è legge regionale. Acireale recepisca e non perda altro tempo.

unioni civili copL’ARS approva il disegno di legge sulle unioni civili: nasce l’elenco delle coppie di fatto. Afferma il governatore Rosario Crocetta: “Con l’istituzione del registro delle unioni civili viene fuori il meglio della Sicilia, fino a qualche anno fa era impensabile, certo che sarà difficile in questo caso per il ministro dell’Interno mandare i prefetti come ha fatto nei comuni, dato che la Regione siciliana gode di autonomia”.

Crocetta invita, quindi, i Comuni siciliani a deliberare “la creazione di registri locali in modo da dare impulso all’attività legislativa del Parlamento nazionale che su questo fronte è abbastanza in ritardo col resto d’Europa”.

Cosa è successo ad Acireale? Il 25 ottobre 2014 a Palazzo del Turismo venne indetta una conferenza stampa proprio per affermare che anche Acireale avrebbe istituito il registro delle unioni civili. Al tavolo della conferenza stampa erano presenti l’on. Nicola D’Agostino, gli assessori Francesco Fichera e Adele D’Anna, l’avv. Marcello Bonaventura e il dott. Rossano Bella (comitato CambiAmo Acireale), da quel giorno ad oggi il silenzio è calato intorno a questo argomento etico e di sviluppo civile e culturale.

Adesso però con l’approvazione del disegno di legge regionale anche per i Comuni lenti e conservatori come quello acese la strada dovrebbe essere in discesa. Di fatto la legge regionale (la Sicilia è a Statuto autonomo)richiede ai Comuni di istituire il registro delle unioni civili, che significherebbe, di fatto, recepire una legge regionale. E’ importante, adesso, capire che ci troviamo di fronte ad una legge e non più ad un semplice registro senza alcun valore legale. Non ci sono più scuse per il Comune di Acireale, il registro è legge ed è una realtà importante.

(mAd)