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Uno sfidante per Catanoso. D’Agostino resta fermo e l’on. Raciti?

ACIREALE  – Elezioni nazionali il 4 marzo 2018, fibrillazione per le liste, per i candidati “bloccati”, per chi si sfiderà nel grande bacino elettorale che è il collegio acese. 

Sembra ormai un dato assodato che l’on. Catanoso (Forza Italia) si candiderà nel collegio di Acireale, un’area elettorale vicina per appartenenza territoriale all’onorevole forzista ed anche un collegio dove Catanoso dovrà misurarsi a colpi di preferenza.  Questo è un primo dato, l’altro consiste nel cercare di capire chi sarà lo “sfidante” di Catanoso nel collegio che riguarda, in massima parte, gli elettori acesi.

Il competitor “naturale” per popolarità sarebbe potuto essere il deputato regionale Nicola D’Agostino ma è, anche questo, un dato certo che D’Agostino non si muoverà dall’Ars; malgrado le sue dinamiche di avvicinamento al PD, malgrado le coalizioni in cui Sicilia Futura e PD si sono presentati insieme, malgrado la presenza di Guerini per il battesimo di Sicilia Futura, D’Agostino non è riuscito a farsi candidare nelle liste del PD. Il segretario regionale di S.F. nel collegio acese avrebbe certamente potuto raccogliere una certa quantità di consensi per competere con il sempre quotato Catanoso. Non sarà così, D’Agostino resta a Palermo e sta un giro fermo nella speranza che, dopo le elezioni di marzo quando presumibilmente non ci sarà una maggioranza parlamentare solida, si ritorni a votare rimescolando le carte della scelta dei candidati e dei partners di coalizione.

Rimane, tra i possibili competitor dell’on. Catanoso, il collega parlamentare acese on. Fausto Raciti. L’on. Raciti oltre ad essere acese è anche il segretario regionale di quel che resta del partito di Renzi e, quindi, sarebbe auspicabile che lo stesso presentasse la sua candidatura proprio nel collegio acese, sfidando Catanoso e sottoponendosi al giudizio degli elettori (la preferenza).

L’on. Fausto Raciti è stato anche un sostenitore della composizione delle liste per coerenza politica e progettuale e fu proprio  questo uno dei motivi per cui è stato posto “veto” alla candidatura di Nicola D’Agostino. Adesso, secondo una semplice ma chiara, grammatica politica toccherebbe proprio al segretario regionale del piddì competere con l’on. Catanoso per un seggio al Parlamento cda conquistare, finalmente, a suon di preferenze.

Cosa succederà lo sapremo presto, di sicuro D’Agostino resta all’ars, Catanoso vuole vincere con il consenso degli acesi e Raciti cosa sceglierà di fare?  Al momento, non è dato saperlo. Vedremo.

(mAd)

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