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Villa Belvedere, 10 buoni motivi per manifestare l’indignazione.

ACIREALE – Villa Belvedere, 10 buoni motivi per manifestare l’indignazione.

1) I soldi pubblici (anche di provenienza UE) sono soldi di tutti i contribuenti e vanno trattati con il massimo rispetto e consegnando ogni lavoro a “regola d’arte”.

2) La cifra predisposta di 272 mila euro per il recupero della villa Belvedere non basterà e non riteniamo corretto continuare a spendere i soldi dei contribuenti per un’opera che doveva essere bella e compiuta.

3) L’amministrazione Barbagallo ha fatto un momento importante della sua campagna elettorale amministrativa promettendo l’immediata rimozione del “pietrisco” vera barriera architettonica. Ad oggi niente di tutto questo è stato minimamente realizzato.

4) Dozzine di dichiarazioni. Dal sindaco Barbagallo all’assessore Ardita abbiamo assistito in questi tre anni ad una giungla di dichiarazioni tutte in contraddizioni tra loro. Apriremo, vedremo, sovrintendenza, pavimentazione, bilancio, in danno, Procura, etc. etc. Troppe nebbie e troppo caos ma tante, troppe dichiarazioni e solo contraddizioni.

5) Riteniamo sarebbe stato corretto non rendicontare le spese e ritornare il finanziamento alla UE. Nella vita ci vuole coraggio, schiena dritta e capacità di prendere decisioni difficili. Invece la paura “del bilancio” ha complicato la situazione rendendola di fatto ingestibile.

6) I cittadini acesi e specialmente i bambini non hanno a disposizione nessuno spazio verde e sgombro da autovetture. Tanti genitori il fine settimana sono costretti a portare i loro figli nei paesi vicini per dare loro un minimo di possibilità per giocare, correre usare i giocattoli e non solo tablet e computer. Una città di 53 mila abitanti che non possiede un solo spazio verde per i bambini mostra il volto più cinico del degrado e della cattiva gestione delle comunità.

7) L’amministrazione Barbagallo nella persona dell’assessore ai LL.PP. avrebbero dovuto informare i cittadini per ogni passo si stava compiendo per risolvere la triste situazione in cui versa la villa Belvedere. Invece solo silenzi e, come detto prima, dichiarazioni contraddittorie. Colpevoli per aver ignorato le esigenze dei cittadini in compenso si sono spesi a pieni polmoni per tentare di dare un senso alla ztl ma, anche in questo caso, senza riuscirci.

8) Non siamo convinti, pur non essendo dei tecnici ne dei giuristi, che in attesa delle decisioni del giudice la villa Belvedere è intoccabile. Lo stato dei luoghi si può documentare con foto e video e con dichiarazioni giurate e procedere ai lavori di recupero senza ulteriori tentennamenti. Del resto lo stesso sindaco Barbagallo, qualche mese fa, insieme all’assessore Ardita hanno dichiarato (17 giugno 2017) che era arrivato il momento di ridare agli acesi la villa Belvedere recuperata. Niente.

9) Quattro anni di pene per la villa Belvedere. Tre anni di amministrazione Barbagallo più uno di amministrazione Garozzo. E’ troppo per attendere ancora risposta e fatti concreti. Manifestare il dissenso è giusto.

10) Tutti i cittadini liberi da ordini di scuderia, liberi da ogni condizionamento, liberi da “rizzette” e altre complicanze non possono che aderire alla manifestazione del 9 settembre 2017 che dalle ore 18.00 a piazza Indirizzo, in maniera civile e composta, manifesterà il proprio dissenso. Spazi per verdi per le famiglie, i bambini e per tutti i cittadini. Ci sono tanti motivi tutti validi per manifestare la più profonda indignazione.

(mAd)

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