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Villa Belvedere – Diamo voce ai bambini

ACIREALE – Sabato 9 settembre dalle ore 18.00 a piazza Indirizzo tutti insieme per dare voce ai bambini, ai nostri figli.

Il 12 aprile 2014 con tanto di nastro e fascia tricolore viene inaugurata la villa Belvedere restaurata e recuperata dal degrado in cui versava. Quel giorno realizzammo una serie di interviste ai cittadini acesi, tantissimi già da subito si ponevano interrogativi sul tipo di pavimentazione usata: nasce da subito la questione “pietrisco”, di fatto, barriera architettonica. Nessuna voce prima durante e dopo dal consiglio comunale acese si alzò per cercare di capire come mai si era giunti a quella soluzione. Niente.

Ad agosto dello stesso anno (siamo già nei primi mesi dell’amministrazione Barbagallo) cade un grosso ramo, poteva succedere una tragedia. L’assessore Nando Ardita comprende i pericoli esistenti, specialmente nel complesso arboreo, e decide per la chiusura della villa. Intanto la commissione di verifica dei lavori, costituita dal sindaco, produce la sua relazione e vengono richiamati notevoli e numerose criticità.

Il 2016 è l’anno in cui per la questione villa Belvedere si va a contenzioso tra la ditta e il Comune di Acireale.  Il Comune trattiene oltre 86 mila euro con la motivazione che la ditta non ha adempiuto alle prescrizioni. Si abbattono alcuni Lecci malati. La ditta ricorre per riottenere le somme trattenute. Dalle dichiarazioni del sindaco e dell’assessore ai LL.PP. abbiamo saputo che la sovrintendenza ha dato parere positivo per la sostituzione del pietrisco con altra pavimentazione adatta al parco acese ma, di concreto, non accade nulla.

L’ultimo atto noto si consuma a giugno 2017 con l’approvazione di un progetto esecutivo di recupero del giardino e della pavimentazione per un importo di 272 mila euro. Il sindaco Barbagallo: “Agiremo in danno”.

Insieme a tutti questi passaggi, di una storia che rappresenta simbolicamente tutti i problemi di quel meridionalismo che vorremmo lasciarci alle spalle, si sono sommati altre situazioni che non sappiamo, condizioni per cui ogni cosa, ogni azione è stata dichiarata ma poi sono sempre seguiti lunghi periodi di stallo.

Questo un veloce resoconto di una brutta storia nata male e proseguita peggio. Una storia in cui gli unici a pagare sono stati e sono i cittadini. Quei cittadini che insieme ai bambini hanno visto lentamente scomparire, tra le nebbie delle questioni burocratiche e politiche, l’unico giardino urbano. Una storia che riguarda e ricade solo sulle amministrazioni locali che si sono succedute, una storia che certamente non sarà presto dimenticata.

La questione villa Belvedere rimarrà per sempre come un esempio evidente di incapacità e confusione amministrativo. Per sempre.

Sabato 9 settembre, però, per la seconda volta è tempo che i cittadini siano presenti  davanti ai cancelli della villa Belvedere per dare voce ai bambini, agli anziani a tutti quelli che sanno riconoscere ed apprezzare il significato ed il valore degli spazi verdi.  E’ un giorno in cui, in questo caos, anche i cittadini acesi potranno scrivere una pagina di questa storia: la pagina dell’indignazione collettiva.

(mAd)

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