All’inizio della seduta sono intervenuti per esprimere solidarietà e vicinanza e per spronare il sindaco e la giunta a portare avanti con coraggio e serenità l’azione amministrativa: il deputato nazionale Andrea Vecchio, il deputato regionale Nicola D’Agostino e il sindaco emerito della Città di Acireale, Alfonso Sciacca. Il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione, chiamato da impegni istituzionali, ha voluto porgere direttamente il suo saluto a Roberto Barbagallo, prima dell’inizio del consiglio comunale.
La seduta, durata circa due ore, è stata aperta e conclusa dal presidente del consiglio comunale Raneri, che ha ribadito la solidarietà di tutto il civico consesso al sindaco e ha ricordato: ‹‹La risposta migliore a questo vile atto delinquenziale è continuare ad operare con la massima trasparenza, con coraggio e con la stessa determinazione per le istituzioni e per i cittadini››.
Singoli attestati di stima e affetto al primo cittadino sono stati espressi da buona parte dei 29 consiglieri presenti, ma anche dal segretario generale del Comune di Acireale, Giovanni Spinella, e dal vicesindaco, Nando Ardita, a nome di tutti i componenti della giunta.
Nel salone dell’Ex Angolo di Paradiso erano presenti anche dipendenti comunali, dirigenti e decine di cittadini, che hanno voluto ancora una volta dare sostegno al primo cittadino.
Il consiglio comunale si è concluso con il messaggio del sindaco di Acireale. Roberto Barbagallo, dopo aver ascoltato tutti gli interventi , ha preso la parola sinceramente commosso: ‹‹Ringrazio di cuore quanti sono presenti, ma anche quanti mi hanno telefonato in questi giorni e oggi non sono qui. Chi lo ha fatto, chi ha espresso un pensiero a me, lo ha fatto per la Città, che io oggi sono chiamato ad amministrare. Le parole più forti che ho ricevuto sono state quelle dei sindaci. In questo momento è difficile amministrare una città, per la congiuntura economico-sociale che viviamo. Non si vive bene, ne siamo consapevoli, e noi sindaci ci sentiamo in dovere di ascoltare i nostri concittadini. Io ho voluto tenere aperte le porte del Comune, in questi mesi ho incontrato tantissima gente in difficoltà e purtroppo sono tanti i “no”, che sono stato costretto a dire. Quest’atto mi ha costretto a fermarmi, con i miei familiari, ma adesso sono sereno, gli inquirenti stanno facendo il loro lavoro e ho l’affetto di tanta gente. Questa seduta è un modo per ripartire, tutti insieme, la giunta e il consiglio, maggioranza e opposizione; e ringrazio particolarmente l’opposizione, perché mi è stata vicina, ed è sempre presente quando si tratta di grandi temi. Vorrei trasmettere a tutta la città tanta serenità, umanamente e con l’azione politica e amministrativa, con atti che continuino nel segno della legalità e della trasparenza, su questo non si potrà mai sbagliare e mai faremo un passo indietro. Ci sono delle regole che vanno rispettate, un sindaco è sovraesposto perché è il garante di queste regole e chi, in rappresentanza di tutta la pubblica amministrazione, dice “no”. Dobbiamo essere uniti e farlo tutti insieme: sindaco, assessori, consiglieri, uffici. Da subito riprendiamo senza esitazioni a fare tutto il possibile per rendere Acireale una città più vivibile. Sono sicuro che la risposta più bella a quest’atto meschino, arriverà dalla società civile››.
Acireale, 23 febbraio 2015 U.S. Licia Castorina