Non abbiamo visto l’arredo urbano in centro così come più volte promesso, non abbiamo visto un piano viario adeguato per una città che ha la cattiva abitudine di usare spesso il mezzo privato come unica modalità di spostamento. Una città sotto il peso del traffico impazzito, con le polveri sottili ad ammorbare quei pochi avventurosi che desiderano ancora fare una passeggiata per il centro storico. Un corridodio di lamiere in fila tra corso Savoia e la via Genuardi, tra corso Savoia in tour per ripercorrere la via Currò e ritrovarsi, in maniera assurda, di nuovo immersi forzatamente nel circuito “dei carri di carnevale”, causa l’ormai divenuto famoso divieto di marcia per risalire la via Paolo Vasta.
Ecco signor sindaco Barbagallo, signo assessore al turismo Coniglio, onorevole D’Agostino e tutti gli altri che compongono la filiera del comando: i vostri esperimenti sono l’esatto esempio di come non si riesce ad amministrare questo fenomeno con modalità tecnoscientifiche ma si procede con inutili tentatvi di accontentare tutti che, alla fine, hanno un solo risultato: caos urbano e tutti scontenti. Bravi, siete riusciti a dare ad Acireale e agli acesi il primo Natale con il ceppo che funzionava da rotatoria per gli automobilisti.
Mentre chiudo con un preciso senso di nausea ricordo a me stesso che il cambiamento non è arrivato e non si riesce a vedere neache all’orizzonte. Assurdo.
(mAd)