In merito all’operato dei medici sia di PS, sia di Medicina i due responsabili ci hanno ribadito quanto avevano recentemente affermato in dichiarazioni alla stampa e ai TG che si sono occupati del caso: “TUTTO E’ STATO FATTO NEL RISPETTO DELLE PROCEDURE E DEI TEMPI PER STABILIZZARE, MONITORARE, RIANIMARE UN PAZIENTE, GIA’ NEL MOMENTO DEL RICOVERO PERCEPITO COME TERMINALE PER EFFETTO DI UNA GRAVISSIMA PREGRESSA MALATTIA; MALATTIA GIA’ QUALCHE MESE ADDIETRO DIAGNOSTICATA AD ACIREALE, MA AVVIATA PRIMA E SEGUITA POI PRESSO L’APPOSITO SERVIZIO DELL’OSPEDALE GARIBALDI DI CATANIA”. Quindi, grande dispiacere per quanto accaduto al sig. Taddei, ma niente da aggiungere o da recriminare sulle cure prestate durante l’OBI e poi in Reparto, dove malgrado l’impossibilità del posto letto normale è stato accolto, in via del tutto eccezionale, nella stanzetta di DH, attualmente chiusa agli esterni proprio per il perdurare dello stato di emergenza-personale. Che poi il sig. Taddei si sia trovato in una situazione di PS gravemente deficitaria e che solo eufemisticamente diciamo “non accogliente” è un problema di carattere generale che coinvolge tutti coloro che in questo periodo affollano le sale del PS e che noi come TDM andiamo con cadenza quasi giornaliera denunciando: lunghissime attese, sale sovraffollate, indisponibilità di letti (solo 4 + 4 in OBI) a volte anche di barelle e persino di sedie a rotelle, personale stressato e non sempre all’altezza dell’emergenza continua, servizi che sulla carta sono solo per 8 persone, diventano nei fatti per 20 e forse più. Ma allora come procedere. Noi stavamo pensando ad una grandissima manifestazione di “benvenuto” alla dottoressa Grossi per costringerla a riportare in linea con le direttive della varata Rete Ospedaliera i parametri del personale in servizio, attualmente assolutamente deficitari. Ma l’emergenza PS ci spinge a fare ancora più in fretta e ad essere quanto più incisivi possibili. Non sembra una boutade che, la chiusura auspicata oggi dalla sig.ra Visalli possa essere una via di fuga ipotizzata anche dall’assessorato a Palermo (sula carta sembra ci sia già uno studio di fattibilità per trasferire il nostro PS al Cannizzaro e non solo questo…): troppi freni, troppi lacci, troppe omissioni e poi così tanta pubblicità negativa “cui prodest”? Con questo comunicato che invieremo anche a tutti i politici a noi vicini e a quelli anche più lontani, agli Amministratori e Agli Operatori del Settore, ai Cittadini tutti: VOGLIAMO DIFFIDARE CHIUNQUE PER CALCOLI PERSONALI, DI FAMIGLIA, DI SETTORE, DI COMPARTO, COMUNQUE DI PARTE AD ATTENTARE ALL’INTEGRITA’ DEL NOSTRO OSPEDALE, IL QUALE PUO’ ESSERE, E DEVE ESSERE, SOLO MIGLIORATO, MA MAI IN NESSUN CASO CHIUSO O RIDIMENSIONATO!