Questo andazzo ha un’influenza anche nel rapporto tra politica, burocrazia e cittadini. La burocrazia, infatti, agisce solo in maniera forzata dal politico di turno, distogliendo la corretta erogazione dei servizi ai cittadini.
Che fare, dunque, per risolvere in tempi brevi questa situazione? Io propongo di istituire un ufficio apposito per la raccolta delle segnalazioni dei singoli cittadini che riguardano disservizi, disagi e piccole riparazioni. Questo ufficio dovrebbe avere due caratteristiche principali: 1) fornire risposte in tempi certi e verificabili (io propongo un termine di 30 giorni dal ricevimento della segnalazione); 2) lo smaltimento delle pratiche deve avvenire in rigoroso ordine cronologico, così da dimostrare alla cittadinanza che non esistono figli e figliastri. Questo servizio, che propongo fin da ora di chiamare Ufficio del Cittadino, dovrà essere ampiamente pubblicizzato su tutti i canali che possono raggiungere la popolazione. Dovrà inoltre essere dotato di strumenti tecnologici moderni, come per esempio uno spazio apposito e ben preciso sul sito web del Comune, una e-mail dedicata, oltre ovviamente ai recapiti telefonici. Un’altra ricaduta positiva di una simile struttura sarebbe sgravare i consiglieri comunali del peso delle “rizzette”, così da lasciar loro il tempo per occuparsi dei problemi più seri della città che rappresentano. In questo periodo c’è un preoccupante scollamento tra cittadini da una parte, e burocrazia e politica dall’altra.
Il compito di una buona politica è proprio quello di ricucire ed armonizzare questo rapporto, per ridare fiducia ai cittadini.
(Luigi Safiotti, contribuente acese)