Una notizia importante che riguarda mutui e prestiti: a partire dal 18 dicembre si spende di meno. Scopriamo le cause.
Le notizie che arrivano dal mercato immobiliare e da quello dei mutui sembrano rassicuranti: i finanziamenti costeranno di meno a partire dal 18 dicembre. Una novità interessante non solo per il settore della casa, ma anche per il piccolo credito al consumo.
Si conferma una tendenza in atto da diverso tempo che consente a molte famiglie di avvicinarsi nuovamente al mercato dei mutui dopo un lungo periodo nel quale interessi e spese in costante crescita tenevano lontano i più. Di sicuro questo abbassamento favorirà e sosterrà il settore immobiliare con mutui più abbordabili per quanti hanno intenzione di avvicinarsi all’acquisto di una casa.
Mutui e prestiti meno costosi, il motivo
La notizia arriva in questi giorni direttamente dalla Banca Centrale Europea che ha recentemente annunciato un nuovo taglio dei tassi di interesse. Nel dettaglio abbiamo il 3 per cento il tasso di interesse sui depositi; il 3,15 per cento il tasso sulle operazioni di rifinanziamento e il 3,4 per cento il tasso di rifinanziamento sulle operazioni marginali, al via dal 18 dicembre.
I tassi scendono quindi di un nuovo 0,25 per cento che segue tagli analoghi degli ultimi mesi. La BCE motiva la decisione con l’andamento positivo dell’inflazione in calo. Quindi il processo deflazionistico ben avviato spinge verso il basso il costo del denaro con effetti su tutta l’economia del continente. L’obiettivo a medio termine è raggiungere è il 2 per cento.
Al contrario, secondo gli esperti della Banca Centrale Europea, la ripresa economica stenta rispetto le previsioni recenti, con una stima positiva dello 0,7 per cento complessivo per l’anno in corso. Ma cosa succede per i mutui? A beneficiarne sono quanti vogliono aprire un nuovo mutuo per l’acquisto della casa, con offerte migliori rispetto a un anno fa. Vantaggi anche per i tassi variabili in corso, con una riduzione ulteriore delle rate mensili.
Tuttavia, soprattutto per i tassi variabili di mutui avviati prima delle crisi del 2022, le rate restano più alte rispetto i livelli di partenza. Il taglio concede comunque un po’ di respiro alle famiglie che devono affrontare quote mensili elevate per i mutui. In futuro potrebbero esserci ulteriori tagli, come del resto rientra nelle previsioni della BCE, con effetti anche sui mutui per la casa. Ma difficilmente si tornerà ai livelli pre-crisi.
Nel frattempo il taglio dei tassi d’interesse consente una ripresa dei finanziamenti anche in altri settori oltre l’immobiliare, come nel caso dell’auto e in genere nei beni di consumo. Vedremo come reagiranno i mercati alla decisone della BCE.