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Acireale, elezioni amministrative. Prequel.

ACIREALE – Il tempo scorre veloce in questa strana e ancora fredda primavera acese. Un ticchettio insolente scandisce il tempo nelle segreterie politiche e non solo; la società civile acese, nelle sue molteplici sfaccettature, si interroga, tenta organizzazioni e cerca modalità di intervento nella vita pubblica della città.

Un continuo rimbalzare di voci tra gli addetti ai lavori ed anche in città, non si parla di altro, tanti acesi discutono con aria di rassegnazione, con rabbia, con delusione e con tanta voglia di riscatto. La città è commissariata per i fatti giudiziari che hanno coinvolto l’ex sindaco e alcuni dirigenti dell’Ente, si insedia il dott. Salvatore Scalia, il consiglio comunale resta di supporto al commissario e si aspetta che venga gestita con urgenza l’ordinaria amministrazione che dalle nostre parti diventa straordinaria e spesso emergenziale.

Il dott. Michele Di Re è il civico che dovrebbe rappresentare il centrodestra. Il candidato voluto da Basilio Catanoso è al suo secondo tentativo, ricordiamo che aveva proposto la sua candidatura già nel 2014 e che ha sfidato Roberto Barbagallo al ballottaggio. Di Re, gran professionista, persona stimata si mette a disposizione del centrodestra e di una coalizione di cui ancora non si conoscono le componenti.

L’ing. Stefano Alì per il Movimento 5 Stelle è una novità nello scenario politico dei pentastellati. Una novità che significa, così come già avvenuto in campo nazionale, che il M5S sta scegliendo la strada dell’apertura a candidati e componenti delle giunte dove amministrano e per la composizione delle  liste. Apertura a quei soggetti che hanno condiviso le azioni del M5S e che ne condividono i valori portanti. Onestà, trasparenza, programma condiviso con i cittadini.

Nino Nicotra, ex sindaco di Acireale, chiama a raccolta amici e sostenitori e si propone per la carica di primo cittadino accompagnato da alcune liste civiche. Si presenta Nino Nicotra proponendo il suo nome senza chiedere l’intervento dei partiti tradizionali, ne ai dirigenti politici di schieramenti a lui, potenzialmente, vicini. Propone la sua candidatura e, con alcune liste a sostegno, si rivolgerà ad un elettorato eterogeneo e variegato.

Insieme a questi primi tre nomi abbastanza certi (ancora nulla è ufficiale finchè non si conoscerà la data delle elezioni) si affiancheranno altri ancora che, al momento, stanno riflettendo sull’opportunità a meno di candidarsi per la poltrona di primo cittadino. L’avv. Enzo Di Mauro, che potrebbe avere l’appoggio di un pezzo trasversale della società civile e tre liste (tutte civiche) a sostegno della sua candidatura. Enzo Di Mauro è un professionista molto stimato ad Acireale e le possibilità di affermazione per lui non sono quelle dell’outsider. Se scioglie la riserva correrà rappresentando la novità più rilevante (insieme a quella di Alì) nello scenario politico acese.

Infine, potrebbero porre la loro candidatura anche l’avv. Dario Fina per Fratelli d’Italia e il consigliere comunale Giuseppe Calì. Entrambi decideranno cosa fare anche in considerazione alle scelte del centrodestra di Basilio Catanoso.

Non si hanno notizie di cosa e come andranno ad elezioni il PD e le liste che aderirono al progetto denominato Cambiamo Acireale.

Infine. I consiglieri comunali uscenti sono, quasi tutti, in cerca di casa dove ricostruire il loro ritorno in aula. Si prevedono riposizionamenti, un numero inferiore di liste e pochi, pochissimi simboli dei partiti tradizionali.

(mAd)

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