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Scuole e Covid…e il problema dei locali

Riceviamo una riflessione del libero navigatore Ivan Castrogiovanni e pubblichiamo.

“C’è un politico o giornalista coscienzioso?

Inutile, retorico chiedersi se i cosiddetti politici  stiano attenti a quel che viene pubblicato su Fancity, come anche su altri social: quando gli viene la fregola, intervengono direttamente, con nome e cognome, senza ricorrere ai nick-names. Quando invece non gli conviene, spariscono, si eclissano anche per periodi più o meno lunghi.Ne ho esperienza diretta.

In questo momento un politico, o anche un giornalista coscienzioso ( il secondo,  per dovere d’informazione e per far luce sulla magagna), dovrebbe rispondere direi di getto alla necessità impellente delle scuole di reperire locali (decine di migliaia in tutta Italia) per far fronte alla didattica ‘distanziata’ che partirebbe il 14 settembre. Acireale, città ricca di scuole, da quelle per l’infanzia alle secondarie superiori, ha bisogno di spazi supplementari (e non solo per via del covid19, ma anche per la cronica penuria di laboratori scientifici, mense,palestre,aree verdi,aule  per attività ricreative….) e, cosa che i suddetti dimenticano, rimuovono, ne ha disponibili a iosa, che si preferisce per un perfido gioco a rimpiattino tenere nascosti. Anche se dell’esistenza di almeno 500 aule, di migliaia di metri quadrati di spazi aperti annessi, perfino di mobilio di un certo pregio utilissimo per questi scopi, non v’è chi non sappia.

Proviamo a fare un elenco, molto ma molto parziale:

Palatupparello

Santonoceto

Spirito santo

Buon Pastore

Arcangelo Raffaele

Fondazione artigianelli Pennisi Alessi

Santa Rosalia

Convento del Carmine

Cappuccini

S.Venera

S.Domenico

Terme S.Venera

Immagino le eccezioni indignate che si solleverebbero per i motivi più disparati, anche se sono convinto che nessuno appartenente alle due categorie (politici e giornalisti), in base  a quella legge non scritta ma che risponde al tristo detto acese del “mutu cu sapi ‘u jocu”, dirà sillaba. Io qui, intanto, ribadisco quello che dal 1995 almeno so: tutti gli edifici che ho citato, più altri che al momento mi sfuggono, sono in ultima analisi di proprietà del Comune di Acireale, che li fa deperire miseramente: un patrimonio immenso che rappresenta uno dei patrimoni pubblici più cospicui d’Italia rispetto alle dimensioni dell’ Ente locale.

P.s.: tra i politici, naturalmente, metto anche i consiglieri comunali”.

Ivan Castrogiovanni                                                                                                                                                           

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